Uno degli spacciatori, essendo un panettiere, avrebbe utilizzato il suo forno quale “copertura” e “base logistica” per l’attività illecita, soddisfacendo le esigenze degli acquirenti, che avrebbero chiesto di ritirare di volta in volta “mezzo chilo di pane” o “mezza pagnotta”, tutti messaggi in codice per nascondere il reale riferimento alla sostanza stupefacente.
I carabinieri hanno eseguito anche diverse perquisizioni domiciliari con il supporto delle unità cinofile antidroga, al fine di sequestrare eventuale ulteriore sostanza stupefacente.
Il traffico di cocaina dunque avveniva attraverso appuntamenti o, talvolta, pure in modalità take away. E avveniva a Catania e in altre sei città dell’hinterland, ovvero Gravina, Mascalucia, San Giovanni la Punta, San Gregorio di Catania, Valverde e Tremestieri Etneo.
I carabinieri hanno così eseguito 9 arresti. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere riguarda il 35enne Gaetano Bellia, Angelo Cannavò di 55 anni, i 33enni Santo D’Amico, Ignazio Christian Speranza e Marco Marino, Gabriele De Fazio di 22 anni, Giuseppe Puglisi di 64 e Anthony Rinaldi di 32. Arresti domiciliari per una donna, Giuseppa Di Mauro di 53 anni.