di Alfio Franco Vinci
Stiamo dibattendo, e chi sa per quanto tempo ancora gireremo attorno al problema della festività di fine Ramadan, che ha portato alla chiusura di una scuola in Lombardia.
Per cercare di alleggerire la tensione che si sta accumulando,e non solo in ambienti politici, è intervenuto perfino il capo dello Stato, con una dichiarazione che, se, maliziosamente, male interpretata può far nascere qualche perplessità.
Secondo me il problema, perché tale è ormai diventato, va affrontato laicamente senza lasciarsi influenzare da una minoranza, sicuramente rumorosa e potenzialmente pericolosa, che ormai pervade cortei, manifestazioni, prese di posizione di giovani ed eternamente giovani,a favore di Paesi, di quella fede religiosa, di cui gli “agit prop” non conoscono nemmeno la collocazione geografica.
Basti considerare che le fedi religiose presenti in Italia,sono, con largo margine di errore:
Cattolica
Ortodossa
Protestante
Luterana
Valdese
Ebraica
Islamica
Induista
Scintoista
Buddista
Quacquera
E sicuramente molte altre.
Se per ricorrenze legate a ciascuna di queste religioni si dovesse, in quel giorno, chiudere la scuola per rispetto della libertà di culto, si determinerebbe l’anarchia;
Se invece, come avvenuto, si dovesse elevare a sistema quanto accaduto, saremmo di fronte ad una minoranza rumorosa che, per sopraffarci, non ha nemmeno bisogno di diventare minacciosa, forse perché lo è a prescindere.
In altri Stati, sicuramente più multietnici, accoglienti,inclusivi e multireligiosi dell’Italia , hanno risolto il problema consentendo agli studenti di assentarsi nel giorno della rispettiva ricorrenza ,senza doversi giustificare, e senza dover maltrattare il calendario scolastico.
Se ben ricordo quando ero giovane scolaro e poi studente, con dichiarazione della famiglia, si poteva non assistere all’ora di religione ( a quei tempi solo cattolica), per motivi di “ diverso credo religioso “.
Una soluzione in fondo semplice, non traumatica per nessuna fazione , che servirebbe ad evitare:
Inutili tensioni;
Inaccettabili sopraffazioni;
Abdicazione dello stato di diritto;
Captatio benevolenza a sfondo religioso;
Corsa all’accaparramento di consensi per le ormai continue elezioni;
Imbarazzanti patronage delle “ più alte cariche “ civili e religiose.
Mettete da parte la “ vis pugnandi “, anche perché poi a combattere in prima linea sarebbe il Popolo,e proviamo ad attivare LA LOGICA, come dovremmo fare in tutta Europa, non per nulla culla dell’illuminismo.