
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Oreste Lauria, portavoce regionale dei tirocinanti dell'Avviso 22 della Regione Siciliana.
Sono 189 tirocinanti in attesa di ricevere i pagamenti: 103 sono idonei ma bloccati da 5 mesi; il decreto esecutivo non viene firmato dagli uffici preposti del dipartimento lavoro regionale e continuano ad essere un mistero le motivazioni che ormai evitano anche di accampare.
Sono trascorsi quasi 5 anni e i pagamenti non vengono eseguiti dalla Regione siciliana: una situazione più volte segnalata a tutti gli organi istituzionali della politica regionale siciliana, ma nessuno sì è assunto l'impegno di portare a termine la chiusura del bando e definire i pagamenti mancanti.
Come portavoce dei tirocinanti ho più volte sollecitato il Dipartimento e in questi ultimi mesi del 2024 mi sono recato più volte presso gli uffici preposti dell'Avviso 22 e la situazione riscontrata è stata drammaticamente inusuale.
Sono troppi gli intoppi tra uffici che causano ritardi assurdi e non firmano il decreto esecutivo di pagamento, a quanto sembra per mancanza di fondi sul capitolo di spesa, si crea una situazione paradossale. Nonostante i fondi europei siano già arrivati nelle casse della Regione Sicilia dal 2018, nessuno presso gli uffici competenti è in grado di spiegare come mai sia scomparsa la liquidità.
Come rappresentante degli stessi tirocinanti la prossima settimana andrò nuovamente al Dipartimento lavoro di viale Praga per chiedere spiegazioni al dirigente generale Ettore Riccardo Foti.
La gran parte dei tirocinanti è ad oggi disoccupata e senza offerte concrete di lavoro. La Regione continua ad emettere corsi di formazione senza prevedere un reale sbocco lavorativo in futuro.
Il progetto supporto formazione e lavoro non offre una percentuale credibile di inserimento lavorativo.
Il programma Gol (progetto di Garanzia e occupabilità dei Lavoratori) stessa sorte, una regione la Sicilia, con un tasso alto di disoccupati, senza aiuto sociale e senza alcuna prospettiva: ma si può vivere senza un minimo di dignità?