di Orazio Vasta
Accade ancora una volta a Catania, questa volta le vittime sono tre pini di corso Indipendenza, come denuncia Santo Musumeci, presidente dell'associazione Catania PIÙ Attiva:
"Sono stati, come si vede nella foto, "ripuliti" del tutto del fogliame e dei rami...Non sono un tecnico e quindi non entro nel merito, ma mi faccio una domanda: questi pini vivranno ancora il prossimo anno?".
Tecnicamente, questo scempio denunciato da Musumeci, si chiama capitozzatura.
Ma chi ha ordinato ed eseguito tutto questo sa che un albero, dopo la capitozzatura, può aumentare il tasso di crescita, nel tentativo di rimpiazzare rapidamente la superficie fogliare perduta, necessaria per fornire nutrimento al fusto ed alle radici?
E che non rallenterà la crescita, fino a quando non avrà raggiunto più o meno la stessa grandezza di prima della capitozzatura.
Chi ha ordinato e coordinato tutto questo sa che può anche accadere che la salute dell’albero capitozzato
viene spesso totalmente compromessa, tanto da non lasciargli più la forza necessaria per riprendersi, e l’albero è destinato a morire, attraverso una vera e propria agonia che durerà diversi anni, come sostiene Alex Shigo, noto scienziato, padre della moderna arboricoltura:
“Pesanti capitozzature possono generare colonne interne di legno cariato, il cui malefico effetto si manifesterà solo anni dopo, in coincidenza con periodi siccitosi o altri stress”.
A Catania "normalmente" i tecnici "al ramo"(sic!) del Comune fanno "ripulire" gli alberi perchè così pensano di renderli più sicuri.
Assolutamente sbagliato, infatti in alcuni regolamenti comunali la capitozzatura è vietata, perchè possibile fattore di rischio per l'incolumità della cittadinanza.
Ma a Catania, invece, capitozzare gli alberi è da decenni una norma... folle. E non è l'unica follia! Un po' di competenza sarebbe gradita dai cittadini.