
Viene fuori in una volta il Catania, che ritrova spirito, aggressività e qualità. Che gli etnei abbiano lasciato alle spalle il periodo nero è ancora da vedere, ma la vittoria per 5-0 contro la Cavese dovrebbe portare beneficio al morale della squadra.
Il Catania parte con il freno a mano, a dire il vero. Fino al 18′ è la Cavese ad imbastire le azioni più pericolose: al 3′ e al 12′ con Sciamanna, che in quest’ultima occasione approfitta di un errore difensivo di Ciancio per provare a bucare la porta, senza riuscire.
Il Catania si sveglia soltanto al 19′, prima con Curiale e poi con Marotta. Ma i campani sono forti in contropiede: al 31′ è ancora Sciamanna a far tremare i rossazzurri, ma il pallone sorvola la traversa.
Al 37′ ci pensa Manneh a superare Vono di mancino e a trovare il gol dell’1-0. Finisce così la prima frazione di gioco al Massimino.
Continua a far bene Manneh in avvio di ripresa, ma i campani non demordono e pressano nella metà campo avversaria. Ma sono pochi i pericoli nella prima mezz’ora; il Catania appare persino impaurito nonostante il punteggio favorevole.
Al 69′ ci pensa il portiere campano a favorire gli etnei: un fallo su Aya in area gli rimedia un’espulsione e consente al Catania di ottenere un calcio di rigore. Tocca a Ciccio Lodi trasformarlo: e ci riesce, siglando il 2-0 al 70′.
Passano appena due minuti: Marotta tira dai 25 metri un bolide che spiazza De Brasi. È 3-0 al Massimino.
Fatica la Cavese in 10 uomini, il Catania pressa e conquista sicurezza. Non c’è più storia: Manneh, approfittando di una brutta respinta della difesa campana, sconfigge De Brasi e sigla il suo secondo gol del match. Ma non è abbastanza: Calapai decide la vittoria firmando la rete del 5-0 all’88’.
I tifosi vanno a casa più sereni, questo è certo, ma si attende con ansia il mercato di gennaio, visto che la JuveStabia non molla di un centimetro: ha superato il Matera 4-0 e comanda la classifica a quota 42 a + 11 dai rossazzurri che però devono recuperare il match con la Viterbese.
