9 Settembre 2019
Catania: la sconfitta di Potenza deve far meditare tutti, dall’infermeria brutte notizie per Lele Catania…

Si sapeva che il Potenza sarebbe stata una squadra tosta da battere, soprattutto in casa ma non ci aspettavamo un Catania così arrendevole, soprattutto nel primo tempo. Il Catania visto in trasferta al “Viviani” delude e non poco contro una squadra, quella allenata da Giuseppe Raffaele precisa, attenta e pungente al momento giusto. Camplone (poco lucide e poco chiare certe scelte) questa volta decide di non stravolgere la squadra e manda in campo lo stesso undici visto in casa contro il Francavilla ma con una novità inattesa in avanti: fuori Di Piazza e dentro Curiale (non brillantissimo).

Già dai primi minuti di gioco però è il Potenza a pressare il Catania nella propria metà campo e dopo alcune occasioni per i rossoblù, al 12 minuto arriva il gol dei padroni di casa: su un calcio d’angolo è Giosa il protagonista dell’azione che con un colpo di testa insacca la palla in rete complice anche una dormita della difesa rossazzurra. Nulla può Furlan.

Il gol locano però non sembra dare una scossa al Catania che subisce ancora la pressione del Potenza che costruisce due occasioni: la prima al 15’ con Emerson su un calcio di punizione con un tiro deviato in angolo da Furlan e la seconda al 23’ con un’azione personale di Isgrò che si invola verso la porta ma la sua conclusione termina a lato.

Al 26’ primo cambio per il Catania: Saporetti è costretto a uscire a causa di un infortunio alla caviglia e Camplone manda in campo Esposito, recuperato dopo la squalifica, ma la difesa non ne beneficia più di tanto.

Infatti il Catania continua a trovare difficoltà di fronte alle ripartenze del Potenza e Camplone decide di dare una svolta al centrocampo: fuori Dall’Oglio (già ammonito per un fallo su Panìco) dentro Llama. Ma la sostituzione non cambia il volto del match e al 41’ su un’azione simile a quella precedente Isgro, partito dalla fascia destra si accentra e mette in rete davanti a tre giocatori del Catania, con Furlan non esente da responsabilità.

Nel secondo tempo altro cambio per il Catania: esordio per il gigante Mbende (difensore centrale, peraltro migliore in campo) al posto di Esposito. E al 52’ arriva la prima occasione per il Catania con Di Molfetta ma il tiro è facile per Ioime. Camplone tenta il tutto e per tutto, corre ai ripari e cambia il tridente d’attacco: dentro Mazzarani al posto di Sarno uscito malconcio e Lele Catania per Di Molfetta.

Ma l’occasione che potrebbe riaprire il match arriva al 66’ con Curiale (poco lesto…) che a tu per tu con l’estremo difensore Ioime sbaglia clamorosamente il tiro e la palla finisce facilmente fra le braccia dell’estremo difensore lucano.

Mentre il Potenza continua a far paura al Catania, si fa male anche Lele Catania ma Camplone ha già esaurito tutte le sostituzioni e l’attaccante rossazzurro è costretto a rientrare in campo.  E nonostante le condizioni fisiche sarà lui ad essere protagonista in due occasioni prima con un colpo di testa su calcio d’angolo di Lodi all’80’, poi con un altro colpo di testa su un tiro di Llama. Ma per i rossazzurri non ci sarà più tempo. Intanto arrivano brutte notizie dall’infermeria: l’attaccante Lele Catania ha infatti riportato la frattura composta del 4° e del 5° metatarso del piede sinistro e sarà costretto a stare fuori un mese. Per Lorenzo Saporetti, invece, lussazione del primo dito del piede sinistro, le sue condizioni saranno valutate nel corso della settimana. Dopo 24 anni dunque il Viviani continua ad essere ancora un tabù per il Catania che porta a casa la prima sconfitta stagionale. In vista della prossima di campionato contro la Viterbese in programma domenica prossima alle 15, Camplone dovrà capire bene cosa non è andato e lavorare sugli errori commessi in tutti i reparti per cancellare la deludente prestazione visto che siamo appena alla terza giornata di campionato e c’è tutto il tempo per recuperare tre punti sulla capolista Ternana.