
Il Catania s’illude ma alla fine viene travolto dal Monopoli, poco più di una buona squadra di categoria quella pugliese. Catania senza idee, senza nerbo, senza determinazione, senza personalità. E con una difesa colabrodo: 11 reti incassate in 5 gare di campionato: troppe per una squadra che punta alla promozione in Serie B…E stavolta non paga la scelta tattica di Camplone (così come i cambi): allo stadio Veneziani il tecnico rossazzurro sceglie il 3-5-2 con Furlan tra i pali, difesa a 3 con Mbende, Silvestri e Esposito, a centrocampo Welbeck, Lodi e Llama, con Calapai e Pinto larghi sulle fasce, con Mazzarani a sostegno di Di Piazza. In panchina Rizzo, Dall’Oglio, Curiale e Di Molfetta…
Non trascorrono neanche 15 minuti di gioco che arriva la prima notizia negativa per il Catania: al 14’ infatti, si fa male Silvestri e Camplone è costretto a fare entrare il giovane Noce. Intanto la squadra di Scienza pressa il Catania e pochi secondi dopo arriva l’azione che sblocca la gara: al 16’ l’ex Carriero, protagonista di un’azione in solitaria, calcia un tiro da 25 metri che sorprende Furlan e porta il Monopoli in vantaggio. Il Catania però sa reagire: non accusa il colpo e dopo soli 3 minuti trova la rete del pari: al 19’ infatti, su un tiro dalla sinistra di Pinto, Di Piazza cade in area ma l’arbitro lascia proseguire e ci pensa Mazzarani a controllare e a insaccare sotto misura la sfera, per il gol del pareggio.
La compagine di Scienza però non demorde, il Catania attende e cerca di contenere l’avanzata dei padroni di casa che si mostrano più aggressivi e incisivi e sono loro a rendersi pericolosi scheggiando la traversa con Piccinni.
La ripresa inizia già con la seconda sostituzione tra i rossazzurri: Camplone manda dentro Rizzo al posto del già ammonito Llama. Ma al 55’ clamoroso autogol del Monopoli con Rota che su un tiro di Rizzo è sfortunato e non riesce a impedire che la palla finisca in rete dopo un rimpallo: nulla da fare per il portiere Antonino; Catania fortunato che passa così in vantaggio ma che non fa tesoro del risultato perché passano solo 3 minuti e per i rossazzurri è nuovamente notte fonda: su calcio d’angolo di Donnarumma il Monopoli rimette ancora in piedi la gara con Piccinni che indisturbato mette la palla in rete e porta il risultato sul 2-2. Errore del reparto difensivo del Catania e dello stesso Furlan, che lasciano solo in area il centrocampista pugliese (sembra la fotocopia del primo dei 2 gol incassati a Potenza).
Il gol del pareggio però non provoca la reazione dei rossazzurri che soffrono un calo di attenzione e concentrazione di cui ne approfittano immancabilmente i padroni di casa che sulle ali dell’entusiasmo, aggrediscono il Catania (spaesato a dire il vero) e al 72’ arriva infatti la rimonta del Monopoli: è Fella a mettere in rete dal limite dell’area ma anche in questo caso è complice la difesa rossazzurra che non riesce a chiudere e a contrastare, facendo acqua da tutte le parti.
Camplone tenta di cambiare il volto del match inserendo prima Di Molfetta e Dall’Oglio al posto di Noce e Welbeck, poi mandando dentro Curiale al posto di Mazzarani: ma nessuno dei subentrati incide sul match, insomma la scossa non arriva. Ed è infatti ancora il Monopoli ad andare a segno questa volta con Donnarumma complice Furlan che non riesce a parare un tiro tutt’altro che imprendibile. Termina 4-2 il match tra Monopoli e Catania al Veneziani, un campo tabù per i rossazzurri che non vincono da 5 anni. Ma ciò che maggiormente preoccupa è la mancata prestazione, la mancata reazione, la mancata forza del gruppo. E forse anche la mancata presenza di un leader.
