
La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, Laais ,richiede un intervento immediato delle istituzioni: si rischia il collasso del settore dell’autotrasporto italiano a causa del Contratto Collettivo Nazionale Logistica, Trasporti e Spedizioni, siglato il 18 maggio del 2021.
Autisti in crisi: condizioni lavorative precarie
“Vogliamo organizzare una mobilitazione su Palermo, al fine di sensibilizzare il fronte istituzionale. L’Assessore delle Infrastrutture e della Mobilità, Alessandro Aricò, di fronte alle nostre richieste, è sordo. Preveniamo il malcontento generale e organizziamo una risoluzione”, dichiara il presidente della Laais, Tania Andreoli. Le condizioni dei lavoratori del settore, in particolare degli autisti, sono sempre più precarie. La categoria degli autisti è fortemente penalizzata dal “Contratto unico”: “Un autista viene paragonato a tutti gli altri operatori logistici, eppure c’è una differenza netta. Un autista che parte dalla Sicilia può avere un impegno giornaliero di 15 o addirittura 18 ore, e viene classificato alla pari del “personale non viaggiante“. Inoltre, il livello 3 Super del personale viaggiante è scomparso”, continua la Andreoli.
Di fronte alla disparità economica e sociale, non stupisce una conseguente carenza di autisti. “Le aziende globaliste reclutano personale non qualificato (e sottopagato) dal Sud America o dal Sud Est: dobbiamo creare opportunità per i giovani”. A proposito, il presidente della Laais comunica con grande piacere la nascita della sinergia con un partner statunitense, The Legacy Corporation International. Il loro obiettivo è quello di promuovere la guida di camion come professione che necessita il più alto grado di formazione, attivando delle classrooms che permettano la qualifica dei lavoratori. Inoltre, tentano attivamente di sensibilizzare gli enti sulla revisione delle normative che definiscono le condizioni lavorative degli autisti.
Istituzioni sorde
Dopo una breve pausa di riflessione, al presidente sorge un paragone spontaneo tra le Istituzioni italiane e statunitensi per il settore dell’autotrasporto: “Lì la perizia lavora duramente. Quando avviene un sinistro, vengono apportati immediatamente dei cambiamenti. Il codice della strada viene modificato settimanalmente. Tentano di arginare il malcontento e lo sfruttamento dell’autista, da noi, invece, sembra avvenga l’esatto contrario”. “Chi di competenza non interviene, le sigle sindacali intervengono solo quando si devono apportare modifiche peggiorative“, conclude il presidente sempre coadiuvata nell’attività dal vicepresidente della Laais Giuseppe Neri.
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