Vittoria Fonzo
Mentre va concludendosi la 76ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, la Sicilia fa il suo omaggio alla settima arte con il MIFF (il Militello indipendent Film Festival). Inaugurato nel 2018 a Militello Val di Catania, quest’anno il Festival indipendente siciliano ha replicato il successo della sua prima edizione con quattro giornate di proiezioni ed eventi (dal 29 agosto all’1 settembre). E seppur non rischiarato dalle fulgenti luci di Hollywood, è riuscito a ricreare una pregiata finestra di esposizione e raccolta del cinema indipendente internazionale.
Alla mano i numeri. Il MIFF ha proposto quest’anno: 70 opere tra lungometraggi, corti, documentari e videoclip di 18 paesi diversi- proiettati al cinema Tempio – 6 incontri pubblici con registi, attori, produttori e agenti e 3 serate di intrattenimento per la presentazione degli artisti e delle opere in concorso- esclusa l’ultima di premiazione- in piazza Santa Maria della Stella. La rassegna e gli eventi sono stati inoltre, tutti, rigorosamente gratuiti.
“Il progetto- racconta il direttore artistico del MIFF Daniele Gangemi- nasce a seguito di un mini-festival di 48H avuto luogo nel 2014. Il Comune a seguito del successo riscontrato mi ha contattato per replicare o fare qualcosa di simile e ho proposto di fare un vero e proprio Festival di Cinema che fosse internazionale e indipendente. L’idea, poi, di rendere a tutti possibile partecipare e quindi rendere l’evento gratuito riguarda una scelta prettamente etica. Lo scopo è quello di far sì che tutte le opere siano fruibili come forma di atto d’amore verso il Cinema e i suoi appassionati.”
La filosofia di un cinema accessibile a tutti e senza barriere sembra aver vinto la sua scommessa date le partecipazioni e le riconferme di quest’anno. Tra gli autori in concorso che hanno partecipato a questa seconda edizione si ritrovano nomi prestigiosi come Aurelio Grimaldi, maestro del cinema indipendente, e tra gli ospiti partecipanti figure come quella di Pupi Avati. “Abbiamo scelto di puntare all’eccellenza- continua Gangemi- e questo ci è stato riconosciuto. Siamo stati grati di avere Pupi Avati, che ha tenuto per noi una lectio magistralis e abbiamo inoltre composto una giuria di tutto rispetto. Con elementi i cui nomi non sono noti al grande pubblico ma che hanno fatto la storia, come la sceneggiatrice Heidrun Schleef di Moretti e Muccino o il montatore Raimondo Crociani di Ettore Scola.”
Un progetto, quello del MIFF, che non solo ha trovato il modo e lo spazio per creare una vetrina divulgativa del cinema indipendente, troppo spesso ai margini, ma che ha anche lasciato posto agli amatori e alla loro formazione. Il Festival ha offerto in premio una borsa di studio della durata di un mese presso la Lee Strasberg Institute di New York al miglior attore/attrice e ben tre borse di studio della durata di una settimana presso la Roma Film Accademy per regista, montaggio e fotografia. “Siamo di quella scuola di pensiero che considera il Cinema come un’arte di artigiani e con gli artigiani serve andare a bottega e imparare il mestiere. Era importante quindi che ci fossero delle borse di studio che dessero modo di apprendere e un giorno fare cinema partendo da Militello stesso. Una delle cose che è mancata negli anni in Sicilia, e che l’ha resa terra di colonizzazione da parte del circuito romano, è proprio la formazione cinematografica. O manca del tutto o ne manca la notorietà. Per crescere occorre che anche i nostri professionisti lo facciano, solo così ci sarà un vero sviluppo del Cinema in Sicilia.”
A finanziare questo progetto e a promuoverne la messa in atto è stato, anche quest’anno, il Comune di Militello, in collaborazione con un’associazione culturale del luogo. Ma affinché si possa ridurre lo scarto “tra l’idea che abbiamo del festival e la sua realizzazione”, occorre che intervengano anche i privati “capaci di fare davvero la differenza”.
Per questa ormai passata edizione del MIFF, però, la carenza di finanziamenti privati non ha inficiato sulla sua riuscita. L’offerta portata avanti non ha deluso le aspettative nate a seguito del suo battesimo e l’obiettivo per la prossima edizione si ripropone quello di “non mollare e continuare a crescere, a passi piccoli ma in modo costante”.
