14 Maggio 2023
Elezioni, il male assoluto? Non è la politica ma i politici

Il disprezzo è il sentimento di chi, giustamente o ingiustamente, ritiene una persona o una cosa troppo inferiore a sé o comunque indegna della propria stima e considerazione.

Il disprezzo si manifesta attraverso modalità verbali come la battuta ironico/sarcastica, lo scherno, la derisione e l’insulto che lo caratterizzano rispetto ad altre emozioni e hanno un ruolo importante nella sua comunicazione.

Possiamo provare disprezzo perché ci hanno ferito, insultato o umiliato profondamente. Possiamo anche provare disprezzo verso qualcuno che ha trasgredito un codice morale di comportamento, come nel caso di maltrattamenti, tradimenti, inganni o mancanza di rispetto.

Psicologicamente, l’odio subentra quando l’amore non è più corrisposto o quando le aspettative nei confronti della persona amata sono state deluse. È la presa di coscienza che quella relazione è da considerarsi conclusa, quantomeno a livello razionale.

Venditti, nel brano In questo mondo di ladri , canta :” …e disprezziamo i politici …”.

Ecco, senza voler sfociare in un qualunquismo spicciolo, vorremmo semplicemente dire questo.

Secondo l’antica definizione cinese la Politica è l’arte di governare, mentre in Grecia tra le varie definizioni spicca quella di Pericle per cui la politica è l’arte di vivere assieme.

Aristotele, nel IV secolo a.C., conió la celeberrima definizione dell’uomo quale «animale politico» (πολιτικὸν ζῷον, politikòn zôon), e in quanto tale portato per natura a unirsi ai propri simili per formare delle comunità.

Tutto questo per dire che il male NON è la politica, tuttaltro!

Il male, assoluto, sono i politici.

Taluni politici.

E la campagna elettorale per le elezioni amministrative prossime ne é la riprova.

Una caterva di candidati non solo alla carica di sindaco, ma a quella di consigliere comunale e nelle municipalitá.

Una pletora di parvenu.

Molti senza arte né parte.

Senza un briciolo di programmi e soprattutto di idee e ideali.

Solo chi c’è ppi mia ?.

Su questo andrebbe fatta una seria riflessione, ma sembra non interessi nulla a nessuno.

Questi sono i politici attuali.

Per questo meritano, nessuno escluso e fino a prova contraria, tutto il nostro disprezzo.

Rifletta chi, per dovere civico oltre che per proprio diritto, andrà alle urne il 28/29 maggio.

E se può, non voti il meno peggio o lamico, ma chi abbia veramente idee,  capacità e rigore morale.

Qualcuno, tra tutti costoro, ci sarà pure.

Basta trovarlo, cercare lUomo come diceva Diogene, sperando che ci sia

Edmond Dantés, Conte di Montecristo

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