
Il Sifus Confali organizza un presidio permanente davanti Palazzo dei Normanni a Palermo in data lunedi 4, martedì 5, mercoledì 6, giovedì 7 febbraio dalle ore 10.00 alle ore 20.00, fino al voto finale alla legge finanziaria per rivendicare le intere risorse per i comparti. Negli stessi giorni cercherà di incontrare il presidente del consiglio o suo delegato per chiedere di spalmare i 250 milioni accertati dalla corte dei conti in 30 anni. Richiederà un incontro col governo Musumeci, la prossima settimana, per esigere un impegno ufficiale ad affrontare subito dopo la Finanziaria le riforme dei comparti forestali e dei consorzi di bonifica.
«La legge finanziaria che sta per essere approvata dall’assemblea regionale siciliana è monca dei 250 milioni accertati dalla corte dei conti a causa del disavanzo del 2017 – commenta Maurizio Grosso, segretario generale Sifus Confali – ciò significa lacrime e sangue: non potranno infatti essere garantite le risorse economiche che avrebbero potuto consentire la storicizzazione delle intere risorse che, a loro volta, avrebbero potuto garantire interventi programmatici sia per quanto attiene il comparto forestale che quello legato ai consorzi di bonifica. Inoltre – conclude Grosso – ci saranno significativi tagli per i lavoratori dell’Esa, per i Pip, e diverse altre categorie. Il problema dei tagli potrebbe risolversi in qualsiasi momento, qualora il governo nazionale guidato dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte, consentisse di spalmare i 250 milioni di buco accertati dalla corte dei conti in 30 anni».
