24 Marzo 2023
Incentivo all’economia circolare: sovvenzioni reali dal PNRR

Lo sviluppo sostenibile è più che mai un tema focale: il PNRR ha pubblicato i decreti d’erogazione dei fondi ai progetti a sostegno dell’economia circolare.

L’azione del PNRR

La “Rivoluzione verde e Transizione ecologica” è la seconda delle sei missioni fissate dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). “Si occupa dei grandi temi dell’agricoltura sostenibile, dell’economia circolare (…) e assicura una transizione equa e inclusiva verso una società a impatto ambientale pari a zero.”

È stata predisposta una dotazione di 2,1 miliardi di euro ai fini di colmare le lacune strutturali che non permettono di equilibrare il rapporto tra natura e circolarità delle risorse. La quota dovrebbe “migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare”.

Di questi, un miliardo e mezzo di euro sono destinati al pubblico (ai Comuni e agli Enti gestori d’ambito territoriale ottimale – ATO), la restante parte è utilizzata per finanziare 599 Comuni  e 62 forme associative tra Comuni, per oltre 1000 proposte progettuali finanziate.

Progetti faro

I progetti “faro” o “flagship” riguardano le filiere industriali (RAEE, carta e cartone, plastica e tessili). Si tratta di investimenti di economia circolare al fine della meccanizzazione della raccolta differenziata e la creazione di ulteriori strutture di trattamento dei rifiuti.

Nella Gazzetta Ufficiale viene evidenziato che per i progetti faro di economia circolare presentati dalle imprese private per queste filiere, sono stati impegnati solo 464 dei 600 milioni disponibili. Si è deciso quindi di riallocare i 136 milioni di euro avanzati su progetti presentati relativi a carta e plastica, che erano stati esclusi per mancanza di fondi.

Risorse preziose: carta e cartone

Carta e cartone sono “una delle filiere faro dell’economia circolare”. I finanziamenti elargiti dal PNRR per i 70 (su 76) progetti approvati nel settore cartario sono 130 milioni di euro. Tra gli obiettivi:

  • l’«ammodernamento (di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti in carta e cartone».
  • colmare il divario territoriale tra Nord e Sud del Paese.

In particolare: il 64% dei finanziamenti è rivolta all’area centro-sud del paese (equivalenti a 90 milioni di euro), mentre il 36% al nord Italia.

In Sicilia

“Gli impianti di riciclo di recupero nel territorio siciliano – afferma Benedetto D’Angelo, socio e titolare della Be.Da. Srl – pur essendo ben distribuiti sono pochi: la distribuzione corretta dei materiali da riciclo risulta difficoltosa. Peraltro non basta soltanto il continuo ammodernamento dei servizi, piuttosto, è necessario elevare anche la qualità della gestione delle imprese”.

Una breve pausa prima di un ultimo pensiero: “La coscienza e conoscenza del cittadino nel proprio domicilio è fondamentale: la collaborazione del cittadino potrebbe dare una grande spinta all’economia circolare, in Sicilia, però, sembra mancare…”.