Il “basket che conta” torna finalmente a Catania. La Polisportiva Alfa, al termine di una stagione estenuante, vince i playoff Nazionali a Ferentino e approda in Serie B. Gli spareggi, organizzati in un girone da tre squadre con CUS Genova e Castellaneta, hanno visto l’Alfa trionfare contro i pugliesi per 98-74 e perdere contro i liguri per 79-75: decisiva in chiave promozione la differenza canestri del primo match. Gli alfisti hanno potuto così festeggiare fino a notte fonda. Carmelo Carbone, direttore sportivo degli etnei, esprime tutta la sua soddisfazione per aver riportato, dopo vent’anni, una squadra etnea a certi livelli.
– Direttore, ci racconti il day after di una promozione strameritata.
“Un dolce risveglio, sto già scaricando tutte le ansie e i nervosismi accumulati in stagione. La prima partita ci ha visti assoluti protagonisti e ci ha permesso di poter giocare il secondo match con una certa tranquillità. A chi dedico la promozione? Sicuramente a tutta la città di Catania, che merita da tempo una squadra in Serie B, e al presidente Nico Torrisi, che ha reso possibile tutto questo”.
– In seguito alla sconfitta contro Genova con uno scarto di 4 punti, i tifosi del Castellaneta, che non ha passato il turno, hanno lamentato scarsa sportività da parte vostra.
“Visto il vantaggio nella differenza canestri che avevamo accumulato nella prima partita, contro Genova ci è bastato gestire la partita punto su punto per assicurarci il primo posto. Ho anche parlato con il presidente del Castellaneta, che non ha notato nulla di strano. Inconcepibili le accuse che ci sono state fatte, io a Genova non conosco nessuno”.
– E’ il momento di festeggiare, ma certamente bisogna anche pensare alla questione relativa al palazzetto…
“E’ un problema a cui il nostro presidente pensa da inizio stagione; non avremo certo problemi a trovare un posto in cui giocare, siamo tranquilli. Certo, il sogno è poter costruire un palazzetto nostro, ma a Catania non è mica facile”.
