
Dieci giorni per presentare la propria candidatura: scadenza appunto il 19 luglio, per presentare le proposte di candidatura a rettore dell’università di Catania. E quandoi si voterà? Subito dopo Ferragosto: esattamente venerdì 23 agosto, con i seggi aperti dalle 9 alle 19. L’eventuale secondo turno è stato fissato tre giorni dopo. L’ultima chiamata al voto il 29 agosto. Per essere eletti in una delle tre date servirà la maggioranza assoluta degli aventi diritto. Lo scenario prevede anche la possibilità di un ballottaggio dopo i primi tre turni: a contendersi il posto, in quest’ultima ipotesi, saranno i due candidati più votati all’ultima tornata. Stando ai programmi, entro il 2 settembre un nome dovrebbe venire fuori. Dopo lo scandalo giudiziario, c’è da indicare il successore di Francesco Basile, accusato dalla Procura di Catania di associazione a delinquere. Nel mirino degli investigatori, con le indagini delegate alla polizia, 27 concorsi ritenuti truccati, con il risultato di 66 indagati. Insieme a Basile peraltro sono finiti indagati anche i due suoi predecessori: Giacomo Pignataro e Antonino Recca. Intanto il Censis ha reso noto la graduatoria delle Università italiane. In merito a quella dei mega Atenei statali (con oltre 40.000 iscritti), mantiene la prima posizione in graduatoria l’Università di Bologna, con un punteggio complessivo pari a 90,8. Segue, come l’anno scorso, l’Università di Padova (88,7). Al terzo posto l’Università di Firenze (86,3), che, pur incrementando di 3 punti l’indicatore relativo alla dotazione di strutture per gli studenti, scende di una posizione. La Sapienza di Roma è stabile al quarto posto (84,3), inseguita dall’Università di Torino (83,0), che sale dal settimo al quinto posto e supera Pisa (82,5), che retrocede al sesto. Ultima tra i mega atenei statali è l’Università di Napoli Federico II, preceduta dall’Università di Catania (74,7).
