
Chissà se Pietro Lo Monaco sarà finalmente soddisfatto. Certo, riascoltando il tono della sua voce abbiamo qualche serio dubbio. Una cosa è certa: è sempre lui il protagonista indiscusso, la scena è sempre la sua anche nel giorno della presentazione alla stampa del nuovo allenatore Andrea Camplone. Questa la breve cronaca di una conferenza stampa trasformata in show da Lo Monaco con la “consueta” complicità dei colleghi che trattengono il fiato con atteggiamento timoroso, temendo le consuete reprimende….Tutto si svolge nella sala conferenze di Torre del Grifo, poco dopo le 12.00, sono pronti a parlare con i giornalisti il signor Lo Monaco, il tecnico Camplone e il diesse Argurio. Pronti, via? No, Lui il protagonista della scena, ordina ai cameraman di spegnere le telecamere e i microfoni, suggerendo anche di non scrivere (roba da regime bulgaro comunista degli Anni 50…); è il suo momento, comincia a bisbigliare…”Ivana Spagna, chi è Ivana?…Chiaro riferimento alla nostra giornalista praticante Ivana Zappalà che alza il braccio in platea per farsi riconoscere…Ed ecco puntuale (peraltro scontato…) il suo sfogo contro Andrea Di Grazia e di conseguenza contro chi ha realizzato l’intervista (SicraPress per Prima Tv). E’ il Lo Monaco show: “Cagnes (presidente Ussi provinciale, ndr) ha ragione, bisognerebbe prima informarsi bene…l’intervista che avete fatto con Andrea Di Grazia è stata costruita ad arte, è un’intervista da due lire e mezzo, avete fatto una cosa scellerata, il ragazzo ne pagherà le conseguenze perchè non ha compreso la gravità delle sue affermazioni, accusando persino il povero Sottil…”. Ivana Zappalà, preso atto del gratuito insulto, offe all’amministratore delegato del Catania la possibilità di replica sull’argomento Di Grazia, ma lui tronfio d’orgoglio e in dialetto napoletano la interrompe: “Nooo, non se ne parla, non dò la visibilta a Teghini… non scherziamo…”. Vi risparmiamo il resto del monologo su Di Grazia (a un certo punto ha pure rievocato un’intervista televisiva con Fabio Caserta, ndr) e solo dopo 10 minuti, lo stesso Lo Monaco “toglie” l’embargo annunciando: “Adesso potete scrivere, accedete i microfoni e le telecamere, facciamo la conferenza stampa…”. Tutto questo con Camplone basito da questo avvio di conferenza a fari spenti…
Insomma la facciamo breve. E’ la solita storia: secondo il buon decalogo dell’amministratore, bisognerebbe intervistare personaggi “non scomodi” alla buona causa. Magari la prossima volta chiederemo il permesso e perchè no?, anche i nominativi…In pratica è come se noi dicessimo ad Argurio (direttore sportivo, giusto?) di trattare questo o quel giocatore, a seconda dei nostri interessi, delle simpatie o antipatie personali…Dimenticavamo sig. Lo Monaco: noi come Prima Tv (emittente regionale sui canali 87 e 666) e SicraPress (agenzia di comunicazione, regolarmente iscritta come testata giornalistica al Tribunale di Catania) non cerchiamo nessuna “visibilità” (magari agognando un’intervista nella quale Lei possa raccontarci le recenti esperienze vissute come manager a Milazzo, Genoa, Palermo e Messina…), noi siamo professionisti, il nostro non è un hobby e stia certo che nessuno può permettersi di suggerirci regole di comportamento o linee guida deontologiche, perchè non abbiamo nessuno che ci impone la linea editoriale da seguire, e, strano ma vero, raccontiamo i fatti e quel che vediamo, informando la gente, l’opinione pubblica e persino i tifosi: per queste ragioni verosimilmente siamo seguiti e stimati, perchè chissà, forse, raccontiamo quello che altri non raccontano…
P.S. La parte iniziale della conferenza (quella a telecamere spente..) la metteremo in rete nei prossimi giorni…
Umberto Teghini
