21 Novembre 2018
Ricerche sul cervello? Fondi tagliati: meglio gli asini, via all’onoterapia…

È stato scientificamente dimostrato che la pet terapy svolta con gli asini, la Onoterapia,da reali benefici effetti a quanti hanno problemi di ritardi cognitivi e mentali.
Da parte del nuovo Governo sono stati tagliati i fondi al centro di ricerche sul cervello fondato da RITA Levi Montalcini.
Per le patologie di inibizione mentale si punterà sull’Onoterapia.
Gli asini occorrenti verranno reperiti a cura di una componente governativa.
La prime due notizie sono vere;
La terza non ancora, ma sembrano sulla strada giusta per organizzarne la realizzazione, avendo come attingere a scorte pressoché illimitate di quadrupedi sull’intero territorio nazionale.
L’attuale governo,cui non manca certo la determinazione,almeno a parole, nei fatti dimostra, giorno per giorno,la più totale impreparazione ed inadeguatezza a ricoprire gli incarichi loro affidati.
La politica è una attività cui chiunque può dedicarsi a prescindere dagli strumenti culturali di cui si dispone; basta saper parlare più o meno correttamente e non necessariamente anche leggere e scrivere.
Governare è un’altra cosa.
Per fare politica bisogna avere la faccia tosta di fare tante,ma tante tante, promesse;
Per governare occorre saper dire anche tanti no, nell’interesse della collettività, avendo cognizione di problematiche, soluzioni e priorità.
Le frizioni all’interno della compagine giallo verde sono ormai pressoché quotidiane e più che una azione di governo sembra una interminabilepartita a tris a spese della pazienza degli Italiani, estenuati spettatori.
Governare significa anche prendere coscienza e conoscenza dei problemi in corso d’opera e adottare i conseguenti rimedi con gli strumenti di cui si dispone.
L’estenuante ritornello” non è nel contratto “è un mantra preclusivo ad ogni analisi di eventi emergenti, che per essere risolti non possono aspettare che si riscriva un nuovo contratto.
Guidare un Paese è anche un work in progress,all’Interno di un percorso che non può contenere anche i dettagli.
Si ha la sensazione che “ la testa pensante” che ha scritto il contratto non coincida con chi lo deve attuare,e allora torna alla mente San Tommaso D’Aquino con il suo monito “ cave ab homine unius libri”.
E nessuno si illuda che ,rispetto a ciò a cui assistiamo ogni giorno ,noi italiani siamo come i morti o gli idioti di James Russell Lowell ,che non cambiano mai idea.
Alfio Franco Vinci