Pietro Nenni, durante la battaglia per la Repubblica nel 1946 pronunciò la famosa frase :“O la repubblica o il caos”.
Si trattó di un classico aut-aut che puntava, emotivamente, sulla mancanza di una via d’uscita al di fuori dei due membri della proposizione alternativa: o x, o y .
Nenni inventò altri aut-aut, nei momenti di tensione più concreta, in cui era volto al conseguimento di obiettivi precisi.
In questo caso di aut – aut, Nenni non propose, in verità, una vera alternativa. Non disse, per esempio “O la repubblica, o la reazione”: il secondo membro è “il caos” che ovviamente nessuno voleva; era una parola tra l’altro molto generica, che sottintendeva una cosa universalmente considerata spiacevole. Fu un’astuzia retorica effettivamente molto forte, e per questo anche discutibile, tant’è che un sito monarchico lancia ancora oggi la sua invettiva contro questo slogan di Nenni.
Diamo però l’attenuante a Nenni, per avere sfoderato questo aut- aut così perentorio: l’Italia a cui la monarchia condusse gli uomini che vissero il 1943, il 1944, e nel nord anche il 1945 era molto peggiore del caos.
Ora, senza voler sembrare esagerati, ma oltre settant’anni dopo sembra ci si trovi di nuovo di fronte ad un altro aut – aut della Storia.
È pur vero, come dice la vecchia saggezza popolare, che non si può tirare sangue dalle rape e che chi nasce tondo non può morire quadrato, ma è anche vero che i signori pentastellati e leghisti non possono pensare di tirarsela ancora per le lunghe solo per i loro biechi interessi tattici.
Non abbiamo simpatie per entrambi, ma Di Maio e Salvini – unici veri vincitori delle elezioni – capiscano bene che non ci sono alternative.
O si mettono d’accordo e vanno al governo insieme, con tutto quel che ne consegue per il Paese, così si capisce di che pasta sono fatti, oppure si va di nuovo alle urne.
Altre possibilità non ce ne sono.
È una partita a poker.
Andiamo a vedere le carte dell’uno e dell’altro.
Se hanno in mano gli assi, avranno vinto e governeranno (sic!).
Se invece non hanno nemmeno una coppia vestita, se hanno bluffato, è meglio vadano a casa.
Ma subito, anzi prima di subito.
Noi il caos non solo non lo vogliamo, ma non possiamo permettercelo.
