
Premiata la decisione del comitato organizzativo dei festeggiamenti di San Sebastiano di Acireale di far slittare la festa in onore del santo compatrono da lunedì 20 a giovedì 23 gennaio.
Lunedì il manto stradale bagnato ed il freddo pungente avrebbero sicuramente complicato lo svolgimento del tradizionale giro penitenziale.
Nel giorno dedicato al martire quindi ad Acireale si è svolta solamente la svelata del venerato simulacro di San Sebastiano seguita dal solenne pontificale del vescovo.
Giovedì invece uno splendido sole ed un magnifico cielo azzurro hanno fatto da cornice alla festa più sentita dagli acesi, che numerosissimi hanno partecipato alla processione del tanto amato “comandante”.
Già a partire dalle 11:00 del mattino, orario della solenne uscita del fercolo dalla basilica, la nostra redazione ha seguito in diretta i principali momenti del tradizionale giro penitenziale dedicato al santo centurione.
Poco prima delle ore 13:00 la “vara”, caricata sulle spalle dei devoti, ha percorso la tradizionale salita di san Biagio, per arrivare poi alle 17:00 in piazza Agostino Pennisi, la vecchia stazione di Acireale, e ricevere il tradizionale saluto del treno.
Nessuna sbavatura durante il giro penitenziale del fercolo lungo le strade barocche della città, nessun cantante neo-melodico, come era stato paventato, niente botti non autorizzati o momenti di tensione, una festa che per tutto il giorno ha fuso elegantemente fede e folklore.
In diverse zone della città infatti non è stata concessa l’autorizzazione all’accensione di fuochi pirotecnici, una “forzatura” delle autorità, secondo qualcuno.
In serata, il fercolo sempre accompagnato da migliaia di persone, ha fatto ritorno nel centro della cittadina barocca.
Sempre per motivi legati all’ordine pubblico, vista la massiccia presenza di gente, la tradizionale corsa di via Roma non è stata eseguita, cosa che ha suscitato non poche reazione tra i devoti più legati alle folkloristiche tradizioni del 20 gennaio.
Per quanto lontane dalla pura e semplice fede le tradizioni che da secoli si tramandano tra gli acesi, sono in grado di avvicinare numerosissimi giovani alla figura del santo martire, rappresentando in un mondo sempre più omologato, una diversità ed una ricchezza da custodire.
Prima di fare rientro in basilica il passaggio dal palazzo vescovile con il saluto a sua eccellenza monsignor Antonino Raspanti, e l’omaggio del comitato dei giovani devoti di piazza porta gusmana con la tradizionale “calata dell’angelo” e gli spettacolari fuochi del Duomo.
A mezzanotte circa infatti, migliaia di persone hanno assistito con il naso all’insù allo spettacolo di luci e colori che per più di dieci minuti ha riempito la principale piazza della città,<<l’omaggio di fuochi>>, come di dicono i ragazzi del comitato <<è stato possibile solo grazie all’impegno di tutti ed alla maestria dello storico mastro pirotecnico>>.
Davanti ad una piazza ancora piena di fedeli, circa un’ora dopo la mezzanotte ed in leggero ritardo rispetto all’orario previsto, con la spettacolare manovra della “trasuta”, il santo compatrono ha fatto rientro in basilica, congedandosi così da quel popolo che tanto ha atteso di poterlo riabbracciare e che già non vede l’ora di tornare per le strade a manifestare la propria fede.
La redazione di SicraPress ringrazia quanti hanno collaborato per la realizzazione della trasmissione in diretta dei momenti più significataivi della festa: AGRICOLANDIA – FUOCO PIZZA E BURGER – TIMES FOOD – SCHIZZO – PRINK ACIREALE – KINÈ – COMITATO GIOVANI DEVOTI DI PIAZZA PORTA GUSMANA.
