
Dire che il Sicily Series 2019 sia stato soltanto un torneo internazionale di softball femminile è riduttivo. Antonio Consiglio, organizzatore e technical commissioner, è riuscito a far incontrare due mondi agli antipodi ma uniti dalla stessa passione: il softball. Delle cinque formazioni partecipanti, due provenivano infatti dagli Stati Uniti, Blue Stars, vincitrice del trofeo, e Red Stars, e tre erano di nazionalità italiana, Italy All Stars, composta dai più grandi prospetti di softball del nostro Paese, il team Valmarecchia di Rimini e Sicily All stars, la rappresentativa siciliana. Formazioni accolte con fervore dal pubblico accorso al campo di baseball della cittadella universitaria di Messina e composto non soltanto da siciliani, messinesi e catanesi in primis, ma anche da appassionati americani, tra i quali amici e famiglie delle giocatrici d’oltre oceano.
Sono stati tre giorni di grande festa al di là dei risultati in campo. Tra una gara e l’altra le giocatrici hanno improvvisato balli di gruppo, sia per smorzare la tensione che per divertirsi insieme. Momenti di puro e sano agonismo, ma anche momenti di condivisione e confronto tra culture diverse. A stringere amicizia non soltanto le atlete, ma anche i genitori e gli allenatori, che hanno commentato con entusiasmo la partecipazione al torneo sperando di poter rivivere l’esperienza l’anno prossimo.
Dopo un anno di duro lavoro, Consiglio è riuscito nel suo intento: valorizzare lo sport siciliano nel mondo attraverso il maestoso stadio di baseball dell’Università di Messina e sollecitare le istituzioni di altri comuni della Sicilia, come Catania, a ripetere quest’esperienza. La squadra degli Islanders Catania detiene infatti il titolo di campione d’Italia di baseball… eppure alle pendici dell’Etna manca ancora un campo dove praticare questa disciplina e dove sportivi e appassionati possano seguire partite e allenamenti senza dover fare troppi kilometri.
