Al via la nuova stagione del talk giornalistico “L’Informazione Raccontata”, format prodotto dall'agenzia SicraPress. Format realizzato a Viagrande Studios e condotto da Umberto Teghini con il coordinamento di Lucy Gullotta e la regia di Matteo Marino, in onda su Prima Tv, canale 666 del digitale terrestre e in questa stagione anche su TeleJonica, canale 18: dal lunedì al venerdì dalle 21.00 alle 22.30. La prima puntata della nuova stagione ha visto protagonista il governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha "spiegato" in termini di bilancio i primi dieci mesi dal suo insediamento, affermando la sua vicinanza a Matteo Salvini e dunque alla Lega. Tra gli svariati argomenti trattati il rapporto tra l’emergenza rifiuti e le organizzazioni criminali. Come ha sottolineato lo stesso Musumeci, a cominciare dalle scuole, di mafia se ne parla sempre meno. Per il Presidente della Regione Siciliana il fatto che la mafia si stia riorganizzando con criteri diversi rispetto al passato è un fenomeno da non sottovalutare. “La mafia – precisa un Musumeci consapevole – non cerca morti ammazzati, ma alleati, nel mondo della politica e dell’imprenditoria. La mafia non vuole clamore e riflettori”. A tal proposito Musumeci ha ricordato che, per la politica, da presidente della commissione antimafia, aveva proposto un codice etico al Parlamento siciliano che però non è mai stato approvato, “Cosa molto strana”, ha affermato con sguardo stupito, “Spero che l’onorevole Claudio Fava porti in aula il disegno di legge per essere discusso e approvato”, ha aggiunto fiducioso. Ancora a proposito di mafia Musumeci ha sottolineato che, all’interno della burocrazia regionale, si è dato il via ad una serie di iniziative, e che si sta facendo sentire la vicinanza alle famiglie “colpite da questo cancro inesorabile”. La mafia ha sete di denaro e quello dei rifiuti “è un settore che da sempre alletta le organizzazioni criminali”, continua Musumeci, che ha poi confessa un comportamento latitante da parte della Regione sotto questo aspetto, “E il fatto che in Sicilia non ci sia ancora un piano regionale dei rifiuti la dice lunga”. Il nuovo Governo è però all’opera e proprio il tema dei rifiuti è stato il primo ad essere affrontato, l’intenzione è quella di mettere ordine. Lo dimostra il fatto che, per Musumeci, a dicembre si riuscirà ad ottenere un piano regionale dei rifiuti, assente da 15 anni. “Stiamo preparando i controlli su 7 discariche – ha sottolineato il Presidente -, in Sicilia ne abbiamo 511, una vergogna. Stiamo cercando di capire quelli inquinanti per intervenire subito. Sono convinto che fra un anno non avremo più l’emergenza rifiuti…”. Musumeci ha sottolineato l'impegno del veneto Pierobon (assessore ai Rifiuti) e di Salvo Cocina (direttore del dipartimento acque e rifiuti). Cosa prevede il piano regionale dei rifiuti? Ottimista Musumeci nel dire che lo scopo è quello di “far nascere e morire i rifiuti in una stessa provincia, è assurdo che Catania città debba essere l’ultima d’Italia per raccolta differenziata”. Simpatico Nello Musumeci quando ha parlato del suo tempo libero, della sua passione per la musica ("Preferisco le canzoni del passato, cantanti come Natalino Otto e Nicola Di Bari...") e per la campagna militellese (ha parlato in particolare della vendemmia...) Non ci resta altro che essere propositivi, dare fiducia, avere pazienza, e far svolgere l’attività politica a chi la politica ce l’ha nel sangue. "Fra un anno invitatemi nuovamente all'Informazione Raccontata e statene certi, vi spiegherò di una Regione trasformata, più vicina alla gente, operativa e quindi organizzata...". Parola di Presidente!