"Il miglior vaccino in questo momento, forse l'unico disponibile, è proprio la nostra condotta". Un messaggio chiaro, quello del governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci, rivolto a tutti i cittadini e che ricorda ancora una volta quanto sia importante rispettare le misure del Governo per limitare l'espansione del Coronavirus. Intanto i casi in Sicilia continuano a salire, anche se in maniera contenuta rispetto a ciò che purtroppo si continua a registrare nel Nord Italia. Ecco nel dettaglio il quadro riepilogativo aggiornato ad oggi della situazione nell’Isola, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale. Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento dei Policlinici di Palermo e Catania sono 2.100; sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità, 156 campioni (26 più di ieri). Risultano invece ricoverati 53 pazienti (9 più di ieri): 14 a Palermo, 23 a Catania, 5 a Messina, 1 a Caltanissetta, 3 ad Agrigento, 2 a Enna, 2 a Siracusa e 3 a Trapani, di cui 11 in terapia intensiva (ieri erano 7). 97 sono le persone in isolamento domiciliare, mentre sale a 4 il numero di guariti (2 più di ieri), rimangono invece 2 i deceduti. La divisione per provincia di questi 156 pazienti è stata così riportata oggi dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale: Catania rimane la provincia con il maggior numero di casi, che salgono a 68 (11 più di ieri); segue poi Palermo con 32; Agrigento, 19; Trapani, 11; Messina, 9; Siracusa, 9; Ragusa, 4; Enna, 2 e Caltanissetta, 2.
Numeri che continuano a dare speranza al "partito di chi vive in Sicilia", così come lo stesso governatore ha soprannominato i siciliani uniti in questa battaglia contro il Covid-19. Tuttavia, le istituzioni si attendono un possibile picco a breve, così questi 15 giorni sono fondamentali, come lo stesso assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha sottolineato. Inoltre, l'isola si prepara ad accogliere un nuovo flusso di rientri dal Nord Italia, dunque la Regione ha predisposto nuove misure più stringenti sullo stretto di Messina e non solo, per verificare lo stato di salute dei singoli passeggeri e predisporne la quarantena. L'unico obiettivo è quello di proteggere non solo loro ma tutti, indistintamente. "Uniti ma distanti", è così che il popolo italiano è chiamato ad affrontare questa realtà, e non bisogna dimenticarlo.