La Shoah per gli ebrei nasce già ai tempi degli egizi. Una crudeltà, una verità lunga secoli che ancora oggi, in varie forme, continua ad essere presente.La professoressa Tornali racconta: Il prof. Vecchio: Già nel '800 si provò a formulare delle teorie in base alle quali ci fosse una situazione di pericolo per il semitismo. Anche nella Russia zarista nacquero dei fervori libertari, sfociò poi una drammatica rivoluzione e un drammatico comunismo. Molti intellettuali in Russia, che erano ebrei, si riunivano clandestinamente per cercare di spezzare quest'odio. Così la polizia zarista, su mandato dello zar, ebbe in carico di fabbricare un dossier contenete protocolli che fece trovare alla stessa polizia. Li c'era scritto che il popolo voleva invadere la Santa Russia di perversioni, ribaltando la figura dello zar. Questo documento divenne ufficiale dell'antisemitismo moderno. Credo che questo documento per i nazisti fu lo spunto per perseguitare gli ebrei".In studio nasce un'interrogativo: Quale fu il ruolo della Sicilia nel tempo? Esaustivamente il prof. Vecchio risponde: Secondo la professoressa Tornali la Sicilia porta dietro di sè una povertà dalla quale non si è mai liberata poichè la damnatio memoria della storia rende oggi l'uomo schiavo.Con schiettezza il professore Vecchio conclude: " Cercare di derubricare Auschwitz e l'antisemitismo a una delle tante teorie degli errori è un enorme sbaglio. Far finta che l'antisemitismo esista soltanto nei libri di storia è uno sbaglio culturale, sociale. L'antisemitismo si combatte, in primis parlandone, soprattutto nelle scuole ma non solo in vista del 27 gennaio…".Appuntamento speciale con il Cappello di Archimede. Un'approfondimento oltre che medico e storico ma anche sociale. In studio il prof. Ignazio Vecchio, noto neurologo e la prof.ssa Cristina Tornali, fisiatra e direttore del Centro di Accademia di Arti Sanitarie che hanno dibattuto sulla Shoah e la persecuzione che gli ebrei vivono da sempre.
"Il popolo ebraico risponde ad unica autorità che è quella di Dio, per loro non esiste il potere temporale nell'imperatore o nel faraone, non esiste un'interlocutore tra il popolo e Dio. Questa è una delle motivazioni, sicuramente la più antica, per la quale gli ebrei sono stati da secoli perseguitati. In Sicilia, prima del 1492, gli ebrei rappresentavano il 5% della popolazione. Quello era un periodo di pace nella quale le diverse religioni convivevano senza problematiche. Una Sicilia ricca di cultura e medicina. Pensiamo che la prima donna medico fu Virdimura, di origine ebraica ma catanese che, nel 1376 esaminata da una commissione di fisici venne abilitata all'utilizzo della laurea in medicina. Con l'invasione degli spagnoli agli ebrei vennero confiscate le loro le terre, furono obbligati alla conversione, perseguitati dalla santa inquisizione, costretti ad abbandonare l'isola. A documentare tutto ciò sono numerosi graffiti rassomiglianti alle scene di Auschwitz. Auschwitz, Shoah, odio.. Ci sono ancora tracce di antisemitismo?
"Nell'epoca moderna l'antisemitismo è stato preceduto da fervori perversi di subcultura.
"La Sicilia, storicamente nell'epoca normando-svevo, è stato un luogo (unico al mondo) ove il potere di questi elaborò una politica di globalizzazione culturale, di inclusività tra ebrei, musulmani e cristiani. La mafia rurale fu un male che ruppe questa pace".Ancora oggi si parla di libertà, di democrazia.
Durante la consegna di un premio internazionale non furono presi in considerazione i miei titoli scientifici, anche questa è una forma di antisemitismo".