Una giornata da mettere in risalto per salvaguardare la salute degli umani. Una salute ormai a rischio a causa di diversi fattori. Adesso più che mai bisognerebbe far prevenzione.In studio il prof. Ignazio Vecchio inizia il dibattito soffermandosi proprio sulla dipendenza: "Il problema sulla salute esiste da sempre. Nella nostra epoca l'informazione e la capacità di informarsi è attraversata dai pareri di tutti. Tutti indicano percorsi per una salute migliore. L'articolo 32 della costituzione pone la salute come centralità di interessa per l'attenzione dell'individuo e della società. La psiche e le emozioni ci fanno capire che in questa epoca si esaspera molto la dimensione narcisistica del corpo, dell'atletica e della competitività. La salute psichica è fondamentale ma viene spesso a mancare creando problematiche alla salute del corpo. La qualità della vita è quindi figlia di una buona salute e di un buon equilibrio psichico". Secondo la prof.ssa Cristina Tornali: "Ogni giorno c'è una data che ricorda qualcosa per porre quindi l'attenzione su quel qualcosa. La questione fondamentale è che tutti parlano di salute ma questa non è un fatto scontato. Bisogna che ci sia educazione alla salute, civica e ambientale per poter parlare di prevenzione. La questione salute va portata a scuola, a partire dalle elementari". In molti saranno felici nel sapere che sia ormai finito lo stato d'emergenza. Molti altri sono titubanti poiché i contagi non sono di certo spariti.L'emergenza secondo il prof. Ignazio Vecchio: "Intesa come difesa dell'individuo e della società verso il covid19 è già finito da tempo avendo acquisito conoscenze e rimedi; il vaccino. Non dovrebbe finire l'attenzione per la prevenzione. Oggi la prevenzione dovrebbe essere figlia della consapevolezza dei rischi alla pandemia, legandoci all'attualità l'evento bellico sul territorio EU è spaventoso. Il popolo ucraino e quello russo sono entrambi grandi. A prescindere dalla situazione non bisogna dimenticare che al momento c'è un popolo attaccato. Trovo stupore nello spettacolo mediatico che si sta mettendo in scena, penso che noi dissertiamo su chi possa avere ragione o torto non avendone facoltà. Io sono per la pace ma questa deve essere figlia della giustizia e della ragione, non della corruzione. In ucraina le vaccinazioni sono intorno al 35%, tutto ciò comporta il propagarsi della pandemia e lo svilupparsi di nuove pandemie. Dinanzi alla crudeltà della guerra non sto a discutere su chi ha torto o ragione. Sta nascendo un forte disagio psichico su chi si sposta da arie geografiche martoriate verso altre, sconosciute. Dare la colpa di tutto ciò alla NATO è per me impossibile".Conclude la prof.ssa Cristina Tornali:"La guerra è una ferocia che non si sperimenta neanche tra gli animali più feroci. Indefinibile. La storia ci insegna che la guerra si combatte nei fronti, questa è un operazione militare speciale: di macelleria. Inoltre lo spostamento dei profughi fa emergere una questione sanitaria, probabilmente più pericolosa della questione covid19. Ad oggi l'emergenza è terminata politicamente e le varianti ne sono la prova indiscussa. Purtroppo la genesi della paura genera sottomissione, spero che chi parlava di nuovo ordine mondiale non facesse riferimento a questo".Il prof. Ignazio Vecchio, neurologo e la prof.ssa Cristina Tornali, fisiatra e direttore del Centro di Accademia di Arti Sanitarie in studio dibattono sulla giornata mondiale della salute.
Termina lo stato d'emergenza Covid19, in che modo questo è vero?