È stata un’attesa lunga, anzi lunghissima. Ritornano dopo due anni i festeggiamenti estivi dedicati a Sant’Agata, patrona della città di Catania. La festa si svolgerà il 17 agosto seguendo un programma che prevede il rientro in Cattedrale delle reliquie dopo una breve processione. 

Ritornano i festeggiamenti estivi in onore di Sant’Agata

Sarà un abbraccio di cui tanti fedeli catanesi hanno sentito la mancanza, per due lunghi anni. I festeggiamenti estivi in onore di Sant’Agata sono pronti a ritornare il 17 agosto dopo gli anni di stop dovuti alla situazione pandemica nel nostro Paese. l’Arcidiocesi di Catania ha diffuso il programma dei festeggiamenti: si comincerà alle 8:00 con l’apertura del sacello e la traslazione all’altare maggiore delle reliquie della santa. Alle 19:00 verrà poi celebrata l’Eucarestia da S.E. Mons. Luigi Renna e dopo la celebrazione la santa Patrona verrà portata in processione per le vie principali della città. Infine, il ritorno in Cattedrale e la chiusura del sacello è prevista per le 21:15.Si tratta dell’896° anniversario della traslazione delle reliquie di Sant’Agata, memoria del ritorno in patria dei resti della santa da Costantinopoli. Era il lontano 1126 quando la città di Catania venne, secondo la tradizione, svegliata dal suono di campane a festa che annunciavano il rientro delle spoglie di Agata da Costantinopoli. Tutti i cittadini scesero allora in strada nella notte per accogliere la santa, scalzi e in camicia da notte (da qui deriverebbe l’origine del famoso “sacco” che i devoti indossano durante i festeggiamenti agatini).

Le festività agatine sono un’occasione offerta a fedeli e devoti per celebrare la santa martire della città alle pendici dell’Etna. Queste sono però anche un importante faro che attrae - sia a febbraio che d’estate - migliaia di curiosi e turisti che si recano nella città di Catania per assistere a una delle celebrazioni religiose più famose al mondo. La città intera si prepara a vivere nuovamente, in un clima di tanto desiderata normalità, la festa più sentita e partecipata, per gridare nuovamente “viva Sant’Agata!”.