Tra le più gravi conseguenze della crisi economica che il nostro Paese sta attraversando vi è sicuramente la perdita di posti di lavoro e l’incremento della disoccupazione. A tal proposito l’Associazione Nazionale Antimafia "Alfredo Agosta", presieduta da Vincenza Bifera e con sede a Catania, ha affrontato l’argomento rivolgendosi con una lettera al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, al presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, Al presidente della Commissione Cultura, Formazione e Lavoro, Luca Rosario Luigi Sammartino, al Prefetto f.f. Enrico Gullotti, al sindaco di Catania, Salvo Pogliese, al Procuratore della Repubblica, Carmelo Zuccaro, al Questore della Polizia di Stato Dirigente Generale, Alberto Francini, al Comandante Provinciale dei Carabinieri, Raffaele Covetti, al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Antonio Nicola Quintavalle Cecere. Riportiamo di seguito il testo: Eccellenze Illustrissime, la scrivente, dott.ssa Vincenza Bifera, nella qualità di Presidente pro tempore della “Associazione Nazionale Antimafia Alfredo Agosta”, costituita per giusto volere della famiglia, degli amici e dei conoscenti del Medaglia d’Oro al Merito Civile e Medaglia d’Oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri del ”Maresciallo Maggiore “A” dell’Arma dei Carabinieri Alfredo Agosta, caduto in servizio nel centro di Catania, durante indagini di Polizia Giudiziaria la sera del 18 marzo 1982, riconosciuta ed iscritta Persona Giuridica al n. 536 in data 29/04/2015 nel registro Prefettizio di Catania, e riconosciuta al n. 18 nell’apposito registro, delle associazioni ed organizzazioni di assistenza e solidarietà a soggetti danneggiati da attività estortive, istituito presso la Prefettura di Catania, - prendendo atto della grave crisi economica che sta investendo il nostro territorio creando tante perdite di posti di lavoro da relative chiusure d’imprese artigianali ed aziendali per la perdita di commesse; - ascoltate le pesanti lamentele provenienti da cittadini e famiglie che, malgrado i tentativi giornalieri di trovare una occupazione lavorativa, non riescono a far fronte alle spese gestionali familiari per mantenere una vita dignitosa per se ed i propri figli; - prestando attenzione ai disagi lamentati da molti cittadini, attraverso i nostri Centri di ascolto, per allontanare i propri familiari, ma soprattutto i ragazzi, da attività criminale. Invita le EE. II. a predisporre mezzi Legislativi idonei ed altrettanto efficienti, in grado di supportare i disagi lamentati, al fine di diminuire la dispersione scolastica dei giovani e creare occupazione nelle varie fasce di età. Inoltre, si ritiene opportuno, insieme ad una attenzione alle politiche giovanili, rivolgere adeguato interesse a quei padri di famiglia che, non essendo più in possesso di un lavoro né di una età anagrafica prevista dalle direttive di inclusione lavorativa, vivendo la quotidiana difficoltà nel garantire a tutti i componenti della loro famiglia un pasto caldo a tavola, trovano come unica soluzione il rivolgersi alle Organizzazioni presenti nel territorio (laiche o ecclesiastiche) impegnate con alto senso di solidarietà a svolgere, quotidianamente, questo compito sociale e senza mai ledere la dignità di chi si accosta a loro per la sussistenza in vita. Senza volere entrare in merito al da farsi, in quanto questa Associazione, per statuto, non può avanzare iniziative di competenza istituzionale o politica, e meno che mai di natura sindacale, anche se pleonastica dal punto di vista operativo e priva di valenza attuativa, si propone, su richiesta da parte di molti già artigiani o già piccoli imprenditori, di sviluppare sistemi legislativi simili alla già superata Legge della Regione Siciliana del 7 agosto 1997 n. 30 che garantiva ad imprese, aziende, ditte individuali e lavoratori autonomi, l’erogazione di incentivi aggiuntivi a quelli di analoga natura, disposti dalla legislazione nazionale e corrispondenti allo sgravio totale dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, per un periodo di tempo successivo a quello stabilito dalla normativa nazionale fino a 72 mesi dalla data di assunzione. La legge su indicata, ha creato occupazione e garantito ripresa, poiché i datori di lavoro hanno avuto la diligenza di assumere lavoratori e, questi ultimi, in possesso di una busta paga, hanno contribuito alla ripresa dell’economia Siciliana. Al fine di potere realizzare un sistema occupazionale del tipo appena descritto, si presuppone che i fondi necessari, per far fronte all’aiuto da offrire alle imprese, potrebbero essere reperiti dai fondi comunitari (come precedentemente avvenuto con la Legge sopra citata n.30 del 1997) da destinare a tutti coloro che faranno richiesta e concederli semestralmente dopo attenta verifica e monitoraggio dell’andamento delle ditte/imprese, riguardo i lavoratori in forza realmente assunti anche con diverse tipologie di contratti lavorativi. Nel ringraziare per l’attenzione prestata, si porgono molti distinti saluti. Il Presidente Dott.ssa Vincenza Bifera