Il neo Commissario della Pubbliservizi S.P.A, Avv. Maria Virginia Perazzoli sta di fatto, disattendendo il piano di risanamento della partecipata individuato dal precedente commissario giudiziario e gradito dalla sezione fallimentare del tribunale di Catania, questo atteggiamento determina grave nocumento alle possibilità di salvezza della partecipata e quindi delle garanzie dei livelli occupazionali. Questa la motivazione che sta alla base del presidio dei lavoratori della Pubbliservizi, organizzato dal sindacato Ali Confali per mercoledì 12 giugno, a partire dalle ore 9.30. Il sindacato ha inoltre chiesto un incontro al Prefetto Claudio Sammartino per rappresentare le difficili condizioni in cui versa lo stato di risanamento della società etnea. «A maggio scorso, il MISE ha bocciato definitivamente la cassa integrazione praticata dal neo Commissario (da gennaio us), senza prima procedere ai tagli degli sprechi e dei livelli illegittimamente assegnati, con la riqualificazione del personale e sopratutto, con la definizione della macrostruttura aziendale» spiega Maurizio Grosso, segretario generale Ali Confali. «Mensilmente, la Pubbliservizi - prosegue il segretario - subisce penalità rispetto le commesse affidategli poiché non riesce ad onorare i tempi di consegna e addirittura, in alcuni settori, dette penalità, superano i costi necessari a pagare gli stessi stipendi. Ciò avviene, nonostante, il neo commissario abbia accordato ai sindacati compiacenti, il riconoscimento di premialità contrattuali per i dipendenti».