Il SiFUS organizza assieme ai braccianti veri, un presidio di protesta, sotto la sede prov.le dell'INPS di Catania in piazza Trento, giovedì 11 luglio alle ore 9.30. In provincia di Catania sono centinaia i braccianti agricoli veri che nel 2018 hanno prestato attività lavorativa con aziende agricole che in seguito a controlli ispettivi sono state ritenute fantasma. In queste tipologie di aziende che si caratterizzano per un numero spropositato di assunzioni rispetto alla superficie, al tipo di coltivazione e al fatturato, vi hanno lavorato non solo braccianti falsi ma anche braccianti agricoli veri e, in alcuni casi, ci stanno ancora continuando a lavorare. Il modello di controlli ispettivi adottato dagli ispettori dell'INPS, si caratterizza per il praticare “giustizia sommaria” e di conseguenza, determina grave nocumento ai braccianti veri poichè gli impedisce di percepire sia l'indennità di disoccupazione agricola, sia l'accreditamento dei contributi ai fini previdenziali. Per ottenerli, infatti, i braccianti interessati, dovranno sollevare la questione in giudizio ed attendere i tempi della giustizia. Una vera e propria ingiustizia per lavoratori che rappresentano l'anello più debole della filiera agricola e che vivono “alla giornata”. Per dirimere la questione in argomento,in seguito a 2 partecipate assemblee con i lavoratori in Adrano, il 2 luglio u.s, tramite PEC, il SIFUS, ha chiesto, un incontro urgente al direttore prov.le dell'INPS di Catania, Dott. Minutoli che ad oggi, è rimasto sordo. Per queste ragioni, il SiFUS organizza assieme ai braccianti veri, un presidio di protesta, sotto la sede prov.le dell'INPS di Catania in piazza Trento, giovedì 11 luglio alle ore 9.30.