Echeggiano le note di “Suona la tromba intrepido” dai Puritani di Vincenzo Bellini, per introdurre l’approfondimento sull'attività di “Sicilia Indipendente” all’interno del programma L’Informazione Raccontata, a cura della redazione di SicraPress. Sicilia Indipendente va avanti per la sua strada, lentamente ma inesorabilmnente, come nella filosofia del suo factotum e presidente, Carlo Rapisarda. Ruolo delicato quello che ricopre il movimento “GenerazioneBastaGià”, rappresentato dal portavoce Mirko Stefio, un movimento definito “cellula di pressione politica”; Stefio ospite in studio, conferma che il movimento da lui rappresentato, ha lo scopo di riunire tutti i partiti politici indipendentisti e autonomisti dell’isola. < Sull’esempio della Scozia, si vuole arrivare a consolidare un unico movimento che sia l’incarnazione dell’anima sicilianista, che possa quindi portare all’attuazione dello statuto d’autonomia per la regione. < Leciti i dubbi di chi si chiede come potrebbe finire la Sicilia in autonomia, ma la risposta netta e decisa di Mirko Stefio non lascia scampo: < All’intero dello statuto d’indipendenza è stata soppressa l’alta corte di giustizia già dal 1957, e questo ha comportato il parziale annullamento della sovranità del parlamento siciliano, fino a che nel 1970 viene totalmente delegittimato. Tornando invece a parlare di attualità è difficile non far riferimento al grosso debito della Sicilia nei confronti di Roma, che ammonta a un miliardo di euro. Dall’accordo previsto nel 2018 il debito poteva esser risarcito nell’arco di dieci anni, ma secondo gli ultimi aggiornamenti si parla di accorciare i tempi stabiliti a soli tre anni. Responsabili di questa Sicilia ormai al baratro sono senza dubbio anche le “solite facce note”, gli stessi che a detta di Stefio << vivono nei loro palazzi doranti, non scendendo nelle piazze, e non mettendosi nei panni dei piccoli e medi imprenditori che sono senz’altro il cuore pulsante di questa terra>>.