Lunedì e martedì nero sul fronte della raccolta rifiuti. La preannunciata saturazione della discarica di Lentini, della Sicula Trasporti, che lavora a scartamento ridotto (da 1.200 tonnellate giornaliere è passata alle 600 ma ancora per pcoo...) , sta generando ritardi nella raccolta e i cassonetti sono stracolmi, con cumuli di rifiuti non ritirati e un problema sanitario all'orizzonte. Ma se ne stanno accorgendo solo i cittadini? La situazione riguarda qualcosa come 149 Comuni (piccoli e grandi) e interessa il Catanese, il Messinese e il Siracusano. L'assessore comunale all' Ecologia, Fabio Cantarella, osserva che il Comune nulla può e dunque non ha alcuna responsabilità: in sostanza si attendono - con trepida speranza, aggiungiamo noi - le indicazioni dalle Srr e dalla Regione (assessore all'Energia Daniela Baglieri). Dalla Dusty fanno sapere che sono circa 800 le tonnellate di rifiuti rimaste sul territorio, tra cassonetti e micro discariche. Altre 400 tonnellate sono rimaste nei mezzi dell'azienda di igiene urbana in attesa di essere conferite in discarica (ieri Dusty ed Energetika hanno scaricato 390 tonnellate di rifiuti a Grotte San Giorgio). Rifiuti che saranno trasportati all'estero? Chissà, intanto i catanesi pagano la Tari più alta d'Italia: 500 euro di media contro i 190 euro di Trento. Evitiamo altre considerazioni. Una riflessione: Catania come area metropolitana avrebbe potuto chiedere una corsia preferenziale? Ergo, gli amministratori catanesi non sono stati in grado di farsi sentire per far valere le ragioni di una grande città? Peraltro bacino turistico non indifferente... Seconda riflessone: pur sapendo fin dal settembre 2020 che la discarica di Lentini sarebbe arrivata alla saturazione nel giro di un anno, perchè la politica non è intervenuta tempestivamente? Solo chiacchiere e tavoli tecnici senza nulla di concreto. Troppo impegnata la politica in altre faccende (apparentamenti, elezioni e propaganda...), al di là della pandemia? Il Piano rifiuti approvato che fine ha fatto? I termovalorizzatori dove sono (nemmeno l'ombra, al di là del bando riservato ai privati per la realizzazione di 2 impianti...) senza parlare poi di Tmb (trattamento meccanico biologico) o degli inceneritori con recupero energetico... Terza riflessione: perchè in modo netto e chiaro nessuno ha mai spiegato ai siciliani perchè la differenziata non è mai decollata nell'Isola o quantomeno perchè non ha raggiunto quel fatidico 65% che il Governo centrale auspicava, attraverso la legge Ronchi? Un Decreto Legislativo targato Febbraio 1997 e che venne emanato per rendere efficaci le direttive europee sui rifiuti urbani, sui rifiuti pericolosi e sugli imballaggi. Oggi si chiama TUA (Testo Unico Ambientale). E sappiamo per certo che non sono venuti meno i sostegni economici (anche robusti...) per un'adeguata informazione ai cittadini. Tutto avvolto nel mistero... Quarta riflessione: di quanto hanno migliorato la situazione in Sicilia la creazione voluta dalla politica degli Ato (Ambito territoriale Ottimale) e delle Srr (“Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti”) che qualcuno ha definito carrozzoni politici visto che ai vertici ci è finita spesso gente incapace? I numeri sono eloquenti: 2 miliardi circa il passivo...
Quinta riflessione: oggi verosimilmente racccogliamo semplicemente il frutto di una politica fallimentare sull'emergenza rifiuti che ha radici chiare (con nomi e cognomi...), a partire dagli Anni Novanta, che ha trascinato la Sicilia nel baratro, per gli interessi non troppo nascosti di imprenditori e politici, felicemente a braccetto per tantissimi anni, a danno di gran parte dei siciliani onesti. Senza parlare dello "sputtanamento" mediatico dell'estate che ci stiamo lasciando alle spalle...