Riceviamo e pubblichiamo dal Sifus Confali, una nota in merito agli invasi artificiali... «Riscontrato uno scarto del 17% in meno dei valori accumulati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, aggravando di fatto la disponibilità delle risorse idriche ed irrigue anche per uso igienico sanitario e potabile, attestandosi ad un valore complessivo di 533 milioni di metri cubi d’acqua disponibili, rispetto ai 643 milioni di metri cubi d’acqua nello stesso periodo dell’anno scorso, il deficit preoccupante di 110 milioni di metri cubi d’acqua, ci induce a diffidare ritenuto necessario e impellente una strategia che possa sfruttare al meglio le poche risorse idriche ed irrigue disponibili» spiega Ernesto Abate, segretario nazionale Sifus Consorzi di Bonifica.«Risulta necessario - prosegue - concentrare ogni risorsa professionale interno, nonché il personale operaio dipendente sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, per favorire tutte le attività propedeutiche alla manutenzione ordinaria e straordinaria, affinché possano ridursi gli sprechi d’acqua, per effetto delle reti irrigue e di vettoriamento colabrodo, che per statistica storica provocano il 50% della perdita d’acqua immessa nei canali di distribuzione. Pertanto la mancata consegna dei crono programmi dei singoli Consorzi di Bonifica mandatari senza rappresentanza, impedisce la ripartizione economica da liquidare ai singoli Consorzi, per avviare al lavoro il personale otd, di conseguenza, ad avviare le attività manutentive necessarie all’avvio della stagione irrigatoria 2020, la quale risulta già fortemente compromessa dalla siccità e non ultimo dagli effetti restrittivi del DPCM conseguenti agli effetti del Covid-19».