Orazio Vasta
Orazio Vasta
È stato riscritto dal governo Meloni l'emendamento alla legge di bilancio che prevedeva 7.200 euro in più al mese per i membri del governo non eletti in parlamento.
L’emendamento prima di essere riscritto equiparava lo stipendio dei ministri nominati dalla presidente del Consiglio e non eletti a quello di quelli eletti in parlamento.
Un ministro (o un sottosegretario) eletto alla Camera o al Senato ha lo stipendio da parlamentare, che si compone di moltlepici voci: dell’indennità parlamentare di circa 5mila euro netti al mese (sia per deputati che per senatori, con qualche piccola variazione), della “diaria”, che è un rimborso delle spese di soggiorno a Roma, pari a circa 3.500 euro netti al mese, dal “rimborso delle spese per l’esercizio del mandato”, pari a 3.690 euro netti al mese.
L’emendamento alla legge di bilancio voleva concedere ai ministri non eletti altre somme previste per i parlamentari, circa 7.200 euro netti in più di quello che ricevono ora.
I membri del governo coinvolti in questo aumento di stipendio erano in tutto 18, di cui 8 ministri: Andrea Abodi (Sport), Marina Calderone (Lavoro), Guido Crosetto (Difesa), Alessandro Giuli (Cultura), Matteo Piantedosi (Interno), Giuseppe Valditara (Istruzione), Alessandra Locatelli (Disabilità) e Orazio Schillaci (Salute). 18 membri del governo coinvolti pari a circa 130 mila euro netti in più ogni mese, un esborso per lo Stato di circa 260mila euro, poco più di 3 milioni di euro all’anno.
A campeggiare la ritirata dell'emendamento è stato
il ministro della Difesa Guido Crosetto: "Abbiamo chiesto ai relatori di ritirarlo (l’emendamento, nda)ed evitare inutili polemiche. Quello che non sarebbe comprensibile per nessuna altra professione e cioè che due persone che fanno lo stesso lavoro, nella stessa organizzazione, abbiano trattamenti diversi, per chi fa politica deve essere messo in conto".
Ma Crosetto prima delle polemiche e delle proteste sosteneva l’aumento di stipendio: "Chi rappresenta il popolo italiano è giusto che riceva anche un trattamento economico che tutela il suo ruolo e la sua libertà da ogni possibile influenza".
Intanto, annotiamo che non abbiamo sentito o letto alcuna dichiarazione del ministro Crosetto sul trattamento riservato, anche con il suo consenso, dal Governo Meloni alle pensionati e ai pensionati
Ministro Crosetto, 1euro e 80 centesimi mensili di "aumento", quale libertà tutelano?
Sembra infine che in alternativa saranno aumentati (vedremo in che misura) i rimborsi per i suddetti ministri...