Giovanni Greco
Il centro artistico Scenario Pubblico ha presentato la sesta edizione del FIC Fest (Focolaio di Infezione Creativa). La sigla sintetizza lo scopo del festival, ovvero diffondere in maniera più capillare l’arte come un’infezione che si propaga e genera nuove connessioni.
Il Fic Fest dal 29 aprile all’11 maggio presenterà a Catania manifestazioni d’arte di teatro contemporaneo come danza e teatro.
Il progetto si impegna di valorizzare la città di Catania, partendo dallo spettacolo di Roberto Zappalà “aspettando il fuji” anticipazione della più completa “brother to brother - dall’Etna al fuji” che verrà performata a Modena.
Questa prima parte verrà eseguita in piazza Dante il 29 aprile alle ore 21 e ci racconta del comportamento del catanese verso l’Etna, utilizzandolo come riflessione sulla differenza culturale nel modo di rapportarsi con natura e società tra noi e il Giappone.
“L’arte deve sempre parlare di quello che la circonda, e fungere da unione per le persone che la consumano”.
Con questa riflessione di Zappalà “Arte come aggregazione“ è iniziata la conferenza stampa moderata dalla giornalista Caterina Rita Andò, che ha ospitato numerosi ospiti della scena teatrale catanese come; Giuseppe Calanna, produttore artistico al teatro Massimo Bellini, Gianluca Collica, direttore artistico della Fondazione Brodbeck, Simona Scattina professoressa universitaria di Teatro a Catania, ma anche esponenti della scienza come Stefano Branca, membro istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Prima di mostrare un piccolo assaggio dello spettacolo di Zappalà con una performance di tamburi a percussione molto coinvolgente, il collettivo Sicily Made ha mostrato “dance delivery” corto girato da Eros Brancaleon in cui i membri del gruppo, quasi tutti molto giovani, ballano in uno scenario pop/surreale in luoghi prima casalinghi e poi cittadini. Ritmo molto veloce e immagini molto piacevoli per un’opera che in poco tempo trasmette la forza e l’energia della musica.
In definitiva saranno ben 25 appuntamenti e oltre 150 artisti coinvolti nel calendario fitto di eventi del FIC Festival che fondano come detto danza, musica e arti visive. Tra i protagonisti immancabili ovviamente la Compagnia Zappalà Danza e quella di Virgilio Sieni, il violoncellista Mario Brunello e i tamburi giapponesi del Munedaiko.
Spazio anche ad altre realtà artistiche consolidate, ma l’organizzazione lascerà ampio spazio anche a talenti emergenti, workshop e mostre.