La comunità diocesana di Acireale si è riunita presso il Santuario Mariano di Valverde per celebrare la Veglia di Pentecoste, animata dalle aggregazioni laicali, rappresentate da Salvo Paratore, insieme ai padri agostiniani e dal parroco padre Leandro. L’evento ha assunto un significato particolare, configurandosi non solo come veglia diocesana, ma anche come celebrazione giubilare delle aggregazioni e dei movimenti laicali.
La serata ha avuto inizio con una solenne processione e il Rito della Statio Giubilare, che ha preso le mosse dalla zona Peep di Valverde per concludersi nella piazza antistante il Santuario, allestita per l’occasione grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Caggegi che, al termine della funzione, ha voluto offrire la cena ai presbiteri presenti.
A presiedere la liturgia è stato mons. Antonino Raspanti, vescovo della diocesi di Acireale, che ha invocato il dono dello Spirito Santo sulla Chiesa universale e sulla comunità locale, con particolare attenzione alle realtà associative e carismatiche del territorio.
Durante l’omelia, il vescovo Raspanti ha rivolto un forte appello alla pace:
"Oggi, uniti ai vescovi d’Italia, preghiamo per la pace, che è dono di Dio ma richiede anche l’impegno concreto dei governanti e di ciascuno di noi. Non basta ricostruire edifici: occorre sanare le ferite tra i popoli e riscoprire i legami di fraternità. Cristo, pietra angolare, è il fondamento della pace vera, mentre il mondo continua a generare violenza e dolore. Il Concilio Vaticano II ci ricorda che la storia umana è ambivalente: capace di grandi progressi, ma anche segnata da gravi illusioni e atrocità".
Il vescovo ha poi richiamato a coltivare la pace a partire dai cuori e dalle parole, anche nel linguaggio digitale:
"Papa Leone e il compianto Papa Francesco ci invitano a coltivare la pace anche nel cuore e nelle parole, specialmente sul web, rifiutando corruzione e pettegolezzo. È tempo di riscoprire la potenza della Parola di Dio, fonte di ordine, giustizia e pace. Gesù ci invita a Lui per ricevere luce, verità e pace. La fraternità nasce dalla Parola, nel rispetto delle differenze e nella libertà dello Spirito. Come Chiesa, siamo chiamati a essere fermento di unità nel mondo. Affidiamo tutto alla Vergine Maria, perché interceda per la pace e faccia tacere ogni arma".
La veglia è stata animata da intensi momenti di preghiera, canti e letture bibliche. Oltre mille fedeli, provenienti dai sei vicariati della diocesi, hanno partecipato con devozione. Presenti anche più di cinquanta sacerdoti, che hanno concelebrato la Santa Messa. Il seminario diocesano ha partecipato attivamente alla celebrazione: a esso saranno destinate le offerte raccolte nella giornata di domenica 8 giugno, in occasione della tradizionale Giornata pro-Seminario.