Orazio Vasta
Che succede alla 3Sun Gigafactory di Catania, definita una sorta di punta di diamante nell'Ue nella realizzazione di pannelli fotovoltaici in Europa?
Che succede alla 3Sun Gigafactory di Catania, che conta continue inaugurazioni che si verificano ormai da 15 anni condite dalle immancabili passarelle del mondo politico locale, regionale e nazionale?
Cosa succede in realtà alla 3Sun Gigafactory di Catania che non decolla secondo il programma annunciato e nonostante abbia ricevuto finanziamenti pubblici di 560 milioni di euro BEI ( Banca Europea per gli Investimenti) e altri 89,5 milioni di euro del PNRR? Solo annunci roboanti?
Dal web apprendiamo dalla stessa Gigafactory Catania che "Entro il 2024 la Gigafactory produrrà 3 gigawatt di energia pulita, diventando la più grande fabbrica europea per la produzione di celle e moduli solari in Europa (...) La capacità di produzione della Gigafactory 3Sun di Catania passerà dagli attuali 200 megawatt (MW) circa a 3 gigawatt (GW) annui entro la fine del 2024, consentendole di diventare la più grande fabbrica per la produzione di celle e moduli solari in Europa. Oltre a generare energia pulita sufficiente a rifornire l'equivalente di 1 milione di famiglie all'anno, l’operazione stimolerà anche la crescita economica in Sicilia, creando posti di lavoro diretti e opportunità di lavoro indirette".
Avrebbe...perché siamo già nel 2025...
Sulla vicenda è intervenuto il senatore siciliano Pietro Lorefice (M5S), Segretario di Presidenza del Senato, che ha depositato un’interrogazione ad Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, per fare chiarezza sulla situazione attuale e futura della 3Sun Gigafactory di Catania.
“(...) Nonostante gli ingenti finanziamenti pubblici - si legge fra l'altro nell'interrogazione di Lorefice - e nonostante le innumerevoli false partenze, inaugurazioni a favore di telecamera del politico di turno e roboanti proclami in termini di produzione e occupazione da parte di Enel -che nel 2015 ha rilevato il 100% delle quote della fabbrica- la produzione è invece in forte ritardo. Le celle fotovoltaiche continuano ad essere importate dall’estero, con pesantissime conseguenze sulla filiera industriale locale, italiana ed europea (...). Pertanto, chiedo al ministro Urso di fornire chiarimenti sul piano industriale e di avviare un tempestivo confronto con Enel per assicurare, davvero e non perché strumentale a una passerella elettorale, il rilancio della fabbrica e il rispetto degli obiettivi annunciati".