«I valori di acqua accumulati negli invasi siciliani a far data dal primo di gennaio 2019, porta un incremento totale, pari al 104% in più, rispetto allo scorso anno, nello stesso periodo!» commenta Ernesto Abate, segretario regionale Sifus, consorzi di Bonifica. «Numeri ragguardevoli - prosegue - possono essere aggiunti in questa tabella, al momento in cui tutte le dighe ed invasi riceveranno il collaudo finale; strumento necessario per accumulare in sicurezza i valori nominali come da progetto e non limitati come accade adesso, a causa della mancata certificazione! Considerando che su questo argomento l'attenzione posta dal Governo Regionale in questo delicato settore che si occupa di garantire risorse idriche per uso civile, irriguo e zootecnico, è data dal Governatore Nello Musumeci il quale si è fatto promotore di questo percorso, avvalendosi della competenza dell' ing. Franco Greco in materia di acque e rifiuti; noi tutti auspichiamo che i risultati definitivi possano garantire ristoro necessario per la stagione irrigatoria 2019, alla quale ci accingiamo ad avviare. Resta inteso che per permettere di offrire un servizio agli agricoltori all'altezza dell'ente che rappresentiamo, non si può procedere esclusivamente nell'ottica di accumulare più acqua possibile, ma anche nell'ottica di poterla vettoriare fino alla bocchetta di consegna all'utente. Questo sarà possibile solo se si effettueranno le dovute manutenzioni ordinarie e straordinarie, per le quali occorrerà una maggiore presenza sul posto di lavoro, garantendo continuità, efficienza ed efficacia nelle attività lavorative».
«A tal proposito, proprio in questi giorni, il Commissario straordinario del Consorzio di bonifica della Sicilia Orientale Francesco Nicodemo, a seguito degli eventi calamitosi delle alluvioni dello scorso mese di ottobre 2018, si è attivato secondo le direttive regionali, al ripristino della funzionalità di tratti di tubi e di rete scolante che non può garantire servizio nel primo caso e sicurezza del territorio nel secondo caso. Si tratta di interventi rappresentati da progetti che appartengono alle linee politiche della delibera di Giunta regionale numero 444 dello scorso 08/11/2018. Naturalmente si tratta di misure tampone che determinano ancora una volta la necessità improcastinabile di intervenire mediante un criterio di riforma del comparto, che individua nell'efficientamento dei Consorzi di bonifica, il completamento è l'avvicendamento automatico della pianta organica variabile (P. O. V.), tra i principali obiettivi» conclude Abate.