Sabato scorso il Movimento Cinque Stelle ha tenuto una conferenza stampa a Catania, in cui il senatore Mario Giarrusso ha apertamente dichiarato che se il vicesindaco di Catania Roberto Bonaccorsi non si dimetterà, Roma non concederà alcun fondo alla città di Catania, che si trova in una grave situazione di dissesto economico. A L’Informazione Raccontata, Valeria Sudano (senatrice del Partito Democratico) e Manfredi Zammataro (consigliere comunale di Diventerà Bellissima) hanno deciso di rispondere a questa vera e propria minaccia, da cui si è subito dissociato il gruppo M5S con un comunicato stampa ufficiale. In particolare, la senatrice Sudano ha spiegato cosa è realmente accaduto durante la conferenza stampa, dicendo che ricattare il sindaco della città su problematiche indegne di lode per quanto accaduto è davvero ridicolo: non si può commentare una telefonata privata durante una conferenza stampa. Inoltre, ci tiene a precisare che “le beghe che ci sono tra i partiti non possono servire per ricattare un’amministrazione, per ricattare i catanesi e tutti quei lavoratori che saranno in difficoltà da luglio in poi, le cooperative sociali e tutto il mondo che vive attorno alla città.” Secondo lei, dato il momento che la nostra città sta vivendo, è necessario che ognuno faccia un passo indietro per farne uno avanti per la città stessa. E questo stesso momento deve essere accompagnato dal senso di responsabilità, il senso delle istituzioni, soprattutto di un senatore della repubblica. “Credo che il senatore Giarrusso si debba scusare pubblicamente per ciò che ha detto – afferma Valeria Sudano - e che tutti insieme, dal M5S alla Lega che sono al governo, dobbiamo aiutare Catania. Non ci trovo nulla di male nel chiedere un aiuto economico, perché Catania è la nona città d’Italia e non ha niente di meno di altre città in difficoltà che nel passato sono state aiutate da tutti i governi di centro destra e centro sinistra. Questo governo deve fare la sua parte per risollevare la nostra città.” Manfredi Zammataro va invece dritto al punto: “La politica ha davvero toccato il fondo, dimenticando che fare politica significa saper amministrare e fare il bene della comunità, non del singolo partito.” Le beghe interne ad un partito, secondo lui, non devono portare i vertici del partito di governo a fare una rappresaglia con l’intento di affamare Catania, in una situazione in cui la città potrebbe sprofondare in un baratro profondissimo e avere conseguenze impressionanti dal punto di vista sociale e della qualità della vita, per non parlare dei più deboli. Questo ricatto non può essere tollerato perché atto di irresponsabilità politica: coloro i quali rivestono una carica pubblica devono ricordare che non devono rappresentare un singolo partito, ma un intero paese. “Con questa conferenza stampa – dice il consigliere Zammataro – è stato dimostrato che non tutti rappresentano gli interessi comuni, ma solo quelli del proprio partito a discapito della comunità.”