Nuova robusta attività eruttiva dell'Etna, la diciassettesima dallo scorso 16 febbraio. L'Osservatorio etneo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha reso noto che dall'una della scorsa notte l'attività stromboliana nel cratere di sud-est è gradualmente passata a fontana di lava. La nube di cenere, che ha raggiunto un'altezza di circa 7 chilometri, si disperde in direzione sud-sud-ovest (allerta massima all'aeroporto di Catania, dove è stato chiuso lo spazio aereo). Contestualmente, da dopo le 2 si è osservato un trabocco lavico dall'orlo orientale del cratere di sud-est che si espande nella parte alta della Valle del Bove. Inoltre, prosegue l'attività effusiva da una nuova bocca attiva alla base meridionale dello stesso cratere; questa frattura produce debole attività esplosiva e continua ad alimentare un flusso lavico che si riversa nel settore occidentale della Valle del Bove. L'andamento temporale dell'ampiezza del tremore vulcanico evidenzia un continuo aumento dei valori che hanno raggiunto livelli molto alti. Il centro delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in corrispondenza del cratere di sud-est a una altezza compresa tra 2.500 e 2.800 metri sul livello del mare. L'attività infrasonica si è portata a livelli molto alti.