Nasce un nuovo movimento politico che intende presentarsi come difensore degli interessi della sicilia e dei siciliani, il Movimento Siciliano d’Azione, che vuole portare in primo piano i valori dello Statuto siciliano nell’ottica dell’autodeterminazione del popolo. Il movimento politico è nato questo mese - spiega Mirko Stefio, già sceso in campo con il movimento indipendentista Generazione Basta Già - dall’unificazione di diversi gruppo politici autonomisti, indipendentisti e meridionalisti, «siamo 32 sigle tra partiti, movimenti e associazioni sicilianiste che si sono riunite per formare questo nuovo movimento che ha avuto un percorso di circa tre anni prima della sua formazione». È un movimento che intende propugnare forme di gestione indipendenti, sempre più ampie, all’interno dello Statuto Siciliano, nella sua attuazione integrale del 15 maggio 1946. Il nuovo movimento si pone quindi l’obiettivo di rappresentare, in maniera trasversale (prescindendo da divisioni di carattere ideologico e politico) la Sicilia nelle Istituzioni nazionali ed internazionali e promuoverne lo sviluppo politico, sociale, culturale ed economico, «Vogliamo raggiungere l’autodeterminazione del popolo siciliano, vogliamo raggiungere l’autonomia dall’Italia. Inoltre, vogliamo fortemente evitare che i nostri giovani scappino dalla Sicilia per non tornarci più, bisogna garantire loro un futuro migliore». Il movimento sottolinea il bisogno forte della nostra regione di investire in quei settori che possono renderci competitivi e finora trascurati, dalla ricerca all’istruzione, dalle infrastrutture al lavoro, «vogliamo un partito - prosegue Stefio - che tuteli gli interessi dei lavoratori. Manca ad esempio un sindacato dei lavoratori siciliani. Dobbiamo poi riconoscere che la Sicilia deve smettere di essere la colonia di sfruttamento dell’Italia». Stefio parla di infrastrutture, carenze gravi che pongono la Sicilia diversi passi indietro dai territori più sviluppati della nostra Penisola e d’Europa, «non è possibile vedere una Sicilia sempre indietro su autostrade, infrastrutture fondamentali per noi. È possibile viaggiare da Milano a Roma in due ore e mezza, ma per andare da Catania a Palermo impieghiamo quattro ore». Quello su cui il Movimento Siciliano d’Azione intende puntare è il futuro, quello di un’isola e di chi la abita: «Bisogna garantire alla Sicilia un futuro. Ad oggi non esiste un movimento che sia in grado di tutelare davvero gli interessi dei siciliani». I punti su cui si intende lavorare sono quindi la rinascita socio-culturale della Sicilia, la difesa, l’ applicazione dello Statuto d’autonomia Siciliano, l’affrancamento del territorio dalla criminalità organizzata, l’inserimento della Sicilia nell'Europa delle Regioni, il rilancio economico della Sicilia. Un prossimo passo importante per la politica della nostra regione è poi quello riguardante le prossime elezioni regionali di novembre 2022, appuntamento durante il quale «il Movimento Siciliano d’Azione scenderà sicuramente in campo nella tornata, ma non vogliamo schierarci con questo tipo di gestione, inoltre il Presidente Musumeci ha dimostrato tutto, fuorchè di essere amico dei siciliani».