Riceviamo e pubblichiamo la nota del Sifus Consorzi di Bonifica firmata dal segretario Ernesto Abate
Il 2021 per la politica regionale è stato un anno contrassegnato da un crescendo di attenzioni nei confronti dei Consorzi di Bonifica. Si nota la fase di approfondimento tra le commissioni di merito relativi al DDL di riforma del settore, con la quale si dovrebbe garantire il rilancio dello strumento utile per la crescita e lo sviluppo del settore agroalimentare. Lo è stato attraverso l'approvazione della norma del turnover che colma e regolamenta dopo 26 anni, un vulnus legislativo.L'attenzione posta sulla messa in sicurezza dei siti consortili sollevata dal Sifus che ha prodotto in assessorato dell'Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, una serie di schede per un'esigenza complessiva di 14.000.000 di euro più Iva.Peccato però che l'anno si è concluso con le solite incompiute, anche se del resto ormai nulla ci stupisce, quando si entra nei labirinti della tecnocrazia. Tuttavia il Sifus tiene sempre accesi i riflettori su temi scottanti quali la sicurezza sul lavoro e ricorda alla politica regionale che proprio al Palazzo d'Orleans e al Palazzo dei Normanni, non più tardi di sei giorni fa, la nostra organizzazione sindacale attraverso una nota ha ricordato l'importanza e la responsabilità civile e penale, di dare copertura finanziaria ad un capitolo di spesa che non viene rimpinguato dal 2013 e riguarda proprio la manutenzione ordinaria, utile per la sicurezza!Ricordiamo altresì che alla fine del 2021, nei Consorzi di Bonifica abbiamo visto bruciare 1.305.501,56 + 350.000 €, per l'incapacità di applicare un meccanismo virtuoso mirato al rimpinguamento delle piante organiche variabili, attraverso l'applicazione del turnover, poiché fino al 24 novembre non si era stati capaci di interpretare un articolo di legge e dopo averlo interpretato, i Consorzi al 23 dicembre avevano prodotto delle graduatorie errate e incomplete!Adesso, però, all'apertura dell'anno finanziario 2022, nel rispetto delle relative attività politiche regionali che guardano attraverso la seduta parlamentare odierna, all'approvazione del ddl 1140 sull'esercizio provvisorio, il Sifus chiede maggiore attenzione e senso di responsabilità civica, affinché non si ripetano gli errori del 2021, in cui non sono state bruciate solo risorse economiche, ma la carenza delle attività di messa in sicurezza dei siti consortili, hanno provocato seri danni al mondo rurale e civile! Pertanto, accelerare sulla parte burocratica ed assegnare le risorse economiche necessarie per adempiere alle attività consortili (turnover e messa in sicurezza), serve a dimostrare alla società civile, di essere un governo presente e "responsabile"!