Il covid19 è ormai onnipresente nella quotidianità. Proprio in questa sembra che tutto ciò che prima esisteva, tutte le patologie, le malattie, le morti siano oggi scomparse o meno gravi del covid19. Cos'è successo? Perchè questa differenziazione? All’interrogativo risponde il prof. Ignazio Vecchio che senza mezzi termini esprime il suo punto di vista: La prof.ssa Tornali afferma: A questo proposito prende la parola il prof. Vecchio: In relazione al confronto tra il covi19 ed il vaiolo la prof.ssa Tornali conclude: Il prof. Ignazio Vecchio, noto neurologo e la prof.ssa Cristina Tornali, fisiatra e direttore del Centro di Accademia di Arti Sanitarie di nuovo insieme al Cappello di Archimede per dibattere su questa pandemia che ha cambiato la vita di tutti.
"Lo scenario è quello delle sperimentazioni e dell'esibizione di attori non medici. Il bene della salute viene sequestrato, in senso buono, da un'insieme di norme che hanno fatto si che il tema salute faccia scaturire un disagio esistenziale con tematiche che investono la libertà dell'individuo. Sono a favore del vaccino e per il rispetto 'temporaneo' di norme come quella del super green pass. L'informazione non può però lasciare la scena a queste norme che confliggono con la libertà individuale. Sono ancora moli i no-vax, il dissenso nasce dalla mancanza d'informazione: pensiamo a chi pensa e dice che nonostante la terza dose ha beccato il virus. E' come se si dicesse che nonostante aver fatto l'assicurazione all'auto si ha avuto un'incidente. Un esempio banale per spiegare che tutto ciò che succede ha delle coperture".
"L'Italia non può utilizzare gli schemi utilizzati in precedenza o quelli utilizzati da altre nazioni. Le percentuali di vaccinati tra le nazioni e nel tempo sono diverse, per questo bisogna utilizzare schemi diversi. 1/3 della popolazione italiana è vaccinata, inoltre bisogna far la differenza tra coloro che hanno ricevuto una dose e coloro che hanno completato il ciclo vaccinale. Solo quando la maggior parte della popolazioni si sarà immunizzata credo che il covid19 diventi un'influenza per la quale bisogna vaccinarsi come per ogni altra influenza precedente".I politici hanno subito preso la parola sulla pandemia in senso pratico, assumendo forse il ruolo di medici. Si parla di virologia e medicina quando spesso non si conosce neanche la microbiologia. Da qui l'enorme gaffe del confronto con il vaiolo.
"La pandemia da spazzi di manovra politica, crea situazioni di clientelismo. Purtroppo molti politici e molti responsabili tecnici nel settore medico non presentano un cv valido per svolgere il ruolo che possiedono. Esiste un conflitto d'interessi che crea clientelismo".
"Affermare che il vaccino non stia funzionando come quello utilizzato per il vaiolo è un'assurdità. Maggiore era il numero delle vittime del vaiolo e di coloro che ne piansero conseguenze fisiche ed estetiche. Diversa la percentuale di infezione. Il vaiolo dopo anni fu sconfitto ed a Firenze al Museo del Maglio esistono le testimonianze degli effetti della malattia, ormai dimenticata. Oggi bisogna solamente educare alla sanità e comprendere l'importanza del vaccino, ormai obbligatorio anche se non costrittivo ma necessario. Bisognerebbe comprendere che la scienza, grazie al vaccino, ci libera dalla malattia".