Seduti ad un tavolo per parlare di obiettivi e lavoro: nella sala conferenze di palazzo Bianchi, Adrano (Ct), si sono incontrati per un confronto pubblico il gruppo dirigente regionale del Sifus insieme a Cateno De Luca, in corsa per la presidenza della Regione Siciliana. Al centro lavoro e lavoratori. Il confronto/dibattito che si è tenuto lo scorso 8 settembre tra il gruppo dirigente del Sifus e l’On.Cateno De Luca è stato fortemente voluto dal segretario generale Sifus Confali Maurizio Grosso; l’intenzione è stata quella di verificare se vi è una reale sintonia con il candidato presidente riguardo ad alcuni temi sensibili, come quello relativo alla volontà di stabilizzazione dei lavoratori forestali e dei consorzi di bonifica, e la programmazione di seri interventi a favore dei braccianti agricoli e della ricollocazione dei lavoratori della formazione. Al centro, insomma, il mondo del lavoro: il sindacato si è presentato di fronte a Cateno De Luca con un motto ben preciso, “diritti del lavoro al centro dell’alleanza per l’agroecologia”. Senza mezzi termini e con le idee ben chiare, il segretario generale Maurizio Grosso ha esposto le intenzioni e gli obiettivi del Sifus, a tutela dei lavoratori del settore: «Conosciamo le capacità di De Luca nell’attingere ai finanziamenti europei per il bene del nostro territorio - ha esordito Grosso - l’idea di politica di De Luca è alternativa, è opposta a chi vede il precariato come uno strumento politico comodo. Dobbiamo occuparci di centinaia di lavoratori che sono sfiduciati, stanchi di essere presi in giro. Se il problema di De Luca riguarda la stabilizzazione di 17mila forestali, noi abbiamo le soluzioni per trovare le risorse, saremo qui».Sifus/De Luca: un incontro per cercare la sintonia
A De Luca - a cui in occasione dell’incontro è stata consegnata una targa “per aver iniziato il processo di ‘sbaraccopoli’ dopo oltre un secolo a Messina rimettendo al centro dell’agenda politica il diritto alle case per oltre 80.000 persone” - è stato chiesto un impegno concreto in favore dei lavoratori del settore forestale e consorzi di bonifica, e non è tardata la sua risposta: «Oggi abbiamo la necessità di stabilizzare le attività di difesa del nostro territorio. In ambito regionale va sradicato il precariato, bisogna fare scelte definitive per un motivo: anzitutto dobbiamo evitare la macelleria sociale, non possiamo togliere alle persone la dignità del lavoro, la dignità di farsi una vita. Questa - continua De Luca con convinzione - sarà una grande scommessa che sono pronto a fare insieme a voi». Durante l’incontro con il Sifus, De Luca si è domandato se sarà all’altezza del compito richiesto ad un potenziale Presidente della Regione, «ma finora ho fatto bene il mio lavoro» commenta fiducioso. Il motto del candidato alla presidenza è quello di essere spregiudicati, andare fino in fondo per il bene della Sicilia, «non voglio piu una Sicilia del precariato, del pizzo legalizzato, dove gli imprenditori scappano o non vogliono investire, non voglio una Sicilia di parassiti».
Sicilia e lavoro, quelle mancanze che penalizzano una terra
Una macchina regionale fondata su tre r (ricognizione degli strumenti a disposizione, ricollocazione del personale, riqualificazione dello stesso) per entrare nel merito delle questioni e risolvere realmente i problemi del territorio, questa è la ricetta che salverebbe la nostra isola dal degrado in cui attualmente si trova. Maurizio Grosso ha assicurato all’On. De Luca che tutto il Sifus continuerà ad essere presente, «in questi ultimi 12 anni siamo stati costretti a mettere in piedi proposte di legge alternative per la stabilizzazione di lavoratori forestali, dei consorzi di bonifica, della formazione. Non abbiamo la presunzione - conclude Grosso - di avere la ricetta, ma abbiamo ben chiaro il quadro della situazione sul meccanismo di stabilizzazione del personale. In questi ultimi due anni siamo riusciti a introdurre il turnover per i consorzi di bonifica, e questo ha consentito di rimpinguare un po di pianta organica, di impiegare precari sulla base delle necessità oggettive dell’ente».Il Sifus Confali e Cateno De Luca si sono detti disposti a stringersi la mano ma, come Grosso ha tenuto a precisare, ad una condizione: «Se rispetto a questi temi ci sarà la sua disponibilità, on. De Luca, la invitiamo a lottare insieme perché venga reintrodotta una norma che preveda aiuto per i braccianti agricoli, che veda sensibilità sulle questioni che ci stanno a cuore. Noi allora saremo a sua disposizione per cambiare, finalmente, la Sicilia».