La fine dell'anno è un momento critico e catartico allo stesso tempo poiché consente alle istituzioni politiche e sindacali di guardarsi indietro ed effettuare un bilancio delle attività svolte durante l'anno. Battaglie, obbiettivi raggiunti, strategie messe in campo: una vera è propria verifica dell'anno passato e dei nuovi passi da compiere in vista del nuovo anno. E' spesso retorico, confessa Maurizio Grosso (segretario generale del Sifus confali) dichiarare un bilancio positivo dell'attività svolta durante l'anno. Il Sifus risponde al bilancio con i numeri: rappresentativi degli iscritti nazionali fortemente aumentati nel 2022 e la molteplicità di sedi aperte sul territorio nazionale. Tante le nuove sedi che nel corso di quest' anno sono state aperte; partendo dal territorio siciliano nelle provincie di Enna ed Agrigento, sino ad arrivare in Puglia, Matera, Potenza e Menfi: un lavoro capillare e sinergico su tutto il territorio nazionale che pone al centro dei suoi obbiettivi la lotta per i diritti di tutti i lavoratori e che si augura, nel prossimo anno di crescere maggiormente sul territorio. "Noi siamo l'alternativa, la nostra crescita può dare un segno di speranza importante per il paese." La prova lampante, dice il segretario generale, E' la ricollocazione degli operatori ecologici che hanno finalmente ottenuto un contratto a tempo determinato e che speriamo possano essere riassunti allo scadere del termine. "Se non ci fosse stato il Sifus i posti che spettavano ai lavoratori sarebbero stati assegnati ad altri per via clientelare." I risultati legati alle vertenze portate a conclusione quest'anno, tra cui fondante è l'obbiettivo del ricollocamento dei lavoratori, non arrivano a luci spente ma sono il frutto prezioso di anni di lotte, sacrifici e soprattutto del rafforzamento della strategia sindacale che dimostra che il sistema sociale è fondato sul conflitto capitale-lavoro e per questo motivo non bisogna mai abbassare la guardia rispetto ai diritti fondamentali dei lavoratori. Queste le parole di Maurizio Grosso che carico di speranza si dimostra fortemente convinto che la strategia messa in atto quest'anno ha funzionato e che deve essere riproposta. E' una strategia che non guarda al sistema né alle ideologie ma che si fonda sul significato reale di sindacato: "azione, cambiamento e speranza". A rafforzare il concetto è la dimostrazione che i dirigenti sindacali del sifus sono lavoratori a tempo pieno che agiscono nel loro posto di lavoro e non all'interno del sindacato: una motivazione concreta che giustifica la partecipazione attiva di tutti i lavoratori alle lotte sindacali. La necessità primaria ora è quella di procedere, a marzo del 2023, verso il congresso nazionale che non si è svolto per tre anni consecutivi a causa della pandemia globale e che però adesso è assolutamente necessario. L'intento è di rinnovare gli organismi sindacali e ridefinire obbiettivi e strategie. " Mi riproporrò come segretario per l'ultima volta; è importante rinnovare gli organismi sindacali non con figure istituzionali di facciata ma con i lavoratori che conoscono i loro diritti e le vere battaglie che vivono sulla loro stessa pelle ogni giorno." In merito alla cooperazione con gli altri sindacati, la risposta finale é breve ed assolutamente esplicativa: "Non è importante la quantità ma la qualità; quando ci sono azioni di lotte sinergiche le cooperazioni avvengono naturalmente."L'importanza di espandere il sistema sindacale su tutto il territorio nazionale
Una strategia che ha funzionato e che va riproposta: nessun filtro tra lavoratori e sindacalisti
Verso il congresso nazionale a marzo 2023