Grida nel deserto? Forse. orso 16 luglio, puntuale è arrivata la replica di Antonio Belcuore, commissario della Camera di Commercio del SudEst, pronto a difendere e dunque a fare muro dopo la richiesta avanzata dal sindaco di Catania, Enrico Trantino, che ha chiesto le dimissioni del consiglio d'amministrazione della Sac, a proposito dell'incendio nello scalo avvenuto il 16 luglio scrso; Belcuore ha ufficializzato il proprio sostegno all'attuale dirigenza.
“Abbiamo sentito - dice Belcuore - dall’amministratore delegato (Nico Torrisi, ndr) cosa Sac ha fatto in occasione dell’emergenza e apprezzato la scelta della società di gestione, di mantenere lo scalo aperto piuttosto che chiuderlo, con inevitabili disagi, ma garantendo la continuità del volato su Catania. La richiesta avanzata legittimamente dal sindaco Trantino non ha trovato favorevoli gli altri soci che hanno riconosciuto gli sforzi profusi in occasione dell’emergenza, il coraggio e la determinazione del management, confermando la fiducia al Cda”.
Marco Forzese con Trantino
"Plaudo all'iniziativa del sindaco di Catania, Enrico Trantino, che in questa incredibile vicenda della gestione dell'aeroporto Fontanarossa ha dimostrato di essere tra i pochi a mantenere lucidità e barra dritta sin dal suo insediamento, praticamente coinciso con l'incendio che ha bloccato i trasporti dell'intera Sicilia per oltre venti giorni, con i danni che tutti conosciamo e che ancora oggi non è possibile quantificare con esattezza". Così Marco Forzese, coordinatore provinciale di “Noi Moderati”. "
Il sindaco Trantino ha correttamente atteso il termine dell'emergenza per chiedere quanto non doveva neanche essere chiesto ovvero le dimissioni di un amministratore delegato e dell'intero consiglio di amministrazione di una società di gestione che, al netto dell'episodio incendiario, dovrà chiarire molte delle cose accadute in questi anni e, soprattutto, delle troppe cose non fatte per rendere sicuro ed efficiente un aeroporto così strategico per l'intero Mediterraneo - dice Forzese - la posizione assunta dal sindaco Trantino non può essere considerata la mera posizione di un socio ma, a prescindere dalle percentuali di partecipazione, rappresenta da primo cittadino, gli interessi diretti di centinaia di migliaia di catanesi e non può che lasciare esterrefatti che le dimissioni formalmente richieste da un socio di tale peso ed autorevolezza non siano state immediatamente rassegnate nella stessa seduta, un attaccamento alla poltrona che la dice lunga di quanta poca chiarezza ci sia intorno a queste gestioni".
"Confidiamo che si chiuda rapidamente questa incresciosa vicenda e l'aeroporto di Catania possa recuperare la sua immagine venendo finalmente consegnato ad un management esperto, competente e che sia rispettoso degli enormi interessi pubblici che vanno onorati sopra ogni altro tornaconto. Sosteniamo, dunque, con forza l'iniziativa del sindaco di Catania – ha concluso l’esponente di “Noi Moderati” - associandoci alla richiesta di dimissioni immediate e ci auguriamo che altrettanto trasparenti e liberi risultino i rappresentanti degli altri enti soci, i quali adesso devono ritenersi anch'essi chiamati a responsabilità”.