L’emergenza Coronavirus si combatte anche sul piano economico. Dopo le agevolazioni previste dal governo per lavoro e famiglie, la gran parte degli italiani è corsa a richiederle. A volte non senza problemi. Il sito dell’Inps, ad esempio, è talmente sovraccarico per il numero altissimo di visite da non funzionare correttamente. A denunciare i disagi per cittadini e professionisti sono i consulenti del lavoro che lamentano difficoltà di navigazione che impediscono di poter presentare la documentazione, scaricare la modulistica e richiedere i bonus previsti dal decreto Cura Italia. Da domani, primo aprile, sarà infatti possibile fare domanda per l’indennità di 600 euro per professionisti e partite Iva. Corsa anche per ottenere la sospensione del mutuo per la prima casa, il cui modulo si può scaricare sul sito del ministero dell’Economia e delle Finanze. I titolari di un mutuo per l’acquisto della prima casa che siano in una situazione di temporanea difficoltà possono infatti beneficiare della sospensione del pagamento delle rate fino a 18 mesi. Ciò grazie all’estensione del fondo Gasparini, al quale possono accedere anche i lavoratori dipendenti con riduzione o sospensione dell’orario di lavoro (ad esempio per Cassa integrazione) per un periodo di almeno 30 giorni e i lavoratori autonomi e i professionisti che abbiano subito un calo del proprio fatturato superiore al 33% rispetto al fatturato degli ultimi tre mesi del 2019. Il Fondo sopporterà il 50% degli interessi che maturano nel periodo della sospensione e può accedervi anche chi ha beneficiato della sospensione in passato. Bonus anche per i lavoratori dipendenti, che potranno avere in anticipo la Cassa integrazione. È stata sottoscritta infatti dalle parti sociali (sindacati e imprese), dall’Abi (Associazione bancaria italiana) e dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, la convenzione grazie alla quale le banche erogheranno le somme degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto Cura Italia. Le banche stanzieranno fino a 1.400 euro per la Cassa integrazione a zero ore di 9 settimane, riproporzionati in caso di sospensione inferiore a zero ore. Il lavoratore sarà anche esentato dal pagamento di oneri e interessi, in coerenza con le finalità e la valenza sociale dell’iniziativa. Fonte foto: laprovinciacr.it