Prima l'Etna, poi lo Stromboli... La Sicilia è davvero esplosiva. Nuova fase eruttiva sull'Etna la notte scorsa, con fontane di lava ed emissione di cenere. Il parossismo, cominciato intorno alle 2.40 con la ripresa dell'attività stromboliana è durato diverse ore, interessando il cratere di Sud-Est da cui è emersa anche una colata lavica, oltre che tanta, tantissima cenere. Alle 07.12, come osservato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia- osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania, l'attività di fontana di lava si è conclusa e la colata, che si espandeva in direzione Sud-Ovest, è risultata poco alimentata. Dal punto di vista sismico l'ampiezza del tremore vulcanico è in netto decremento, attestandosi su un livello medio. Poco prima delle 15.00 invece sullo Stromboli, si è formata una grossa nube di cenere che ha interessato la Sciara del Fuoco. Il materiale eruttato è giunto fino alla costa. Secondo quanto comunicato dall'INGV dalle 14.47 è aumentata l'attività esplosiva dall'area craterica Nord e qualche minuto più tardi ciò ha prodotto un flusso piroclastico che ha interessato la "Sciara del Fuoco". Si tratta di un ripido pendio, limitato ai lati da due scogliere, che dal cratere dello Stromboli scende direttamente fino a mare. E infatti il flusso piroclastico ha raggiunto la costa e si è sviluppato in mare per oltre 1 km. Si è formata una nube di cenere che ha raggiunto un'altezza di quasi 2 km sul livello del mare. Il fenomeno è monitorato dall'Ingv Osservatorio etneo. Il boato che ha dato inizio all'eruzione, è stato avvertito distintamente dagli abitanti e dai turisti che hanno cominciato in questi giorni ad affollare l'isola. (credit video Il Giornale di Lipari)
