Orazio Vasta "Venerdì mia figlia alle ore 12 circa si trovava davanti ad uno stabilimento balneare sito nel lungomare del comune di Acicastello", inizia così il racconto-denuncia di una madre che abbiamo ricevuto in redazione nei giorni scorsi."La ragazza - continua il racconto - mentre si dirigeva verso lo stabilimento, avvertiva qualche problema con la sua Fiat 500 ed era costretta ad accostare nelle vicinanze del lido in questione. Dopo qualche istante, la macchina si è fermata, ovviamente per un guasto. Inutili i tentativi di accensione".A questo punto accade quello che praticamente nessuno si aspetterebbe: "Perchè inaspettatamente - continua la madre della giovane - entrava in scena un impiegato della Polizia municipale in servizio a quell'ora, che in modo autoritario, invitava mia figlia a rimuovere immediatamente l'auto perché in divieto di sosta. La ragazza - già in difficoltà per il problema meccanico e in cerca di qualcuno che la potesse aiutare - provava a spiegare allo zelante poliziotto che l''autovettura aveva un guasto e purtroppo non poteva spostarla. Il vigilie, che dovrebbe essere al servizio dei cittadini, non solo non si è prodigato minimamente di prestarle aiuto o quantomeno di provare a chiamare qualcuno (magari un meccanico o un elettrauto della zona?), ma rincarava la dose intimando con la spietata determinazione di un "gerarca" di regime che se entro trenta minuti il veicolo non fosse stato rimosso da lì, sarebbe stato costretto a farle il verbale". Superfluo ribadire che la ragazza è rimasta senza parole, oltre che sotto il sole cocente di agosto...In realtà, l'agente della municipale è andato via e non si è fatto più vedere da quelle parti, nonostante la giovane donna sia rimasta in panne con l'auto a causa della batteria andata in tilt. Quindi, niente verbale ma anche nessun aiuto, ripetiamo, per rintracciare qualcuno che la potesse aiutare.Fin qui la denuncia della madre della ragazza. Una riflessione nasce però spontanea: è chiaro che qui non c'è alcuna volontà di criminalizzare le lavoratrici e i lavoratori della Polizia municipale di Aci Castello e di nessun altro Comune. Ma è chiaro che il rapporto fra le cittadine e i cittadini e "la municipale", ad Aci Castello così come a Catania, non si svolge quasi mai in tranquillità...In molti Comuni nei comandi della polizia locale si registra una forte carenza di personale. Questo stato di fatto incrementa tensione sia nel rapporto fra il personale della polizia locale e l'amministrazione comunale e sia fra vigilesse-vigili e cittadinanza automobilistica e non.Forse basterebbe un pizzico di responsabilità e "disponibilità" in più da parte di chi indossa la divisa "della municipale" (e non solo...): evitando allo stesso tempo, di non assumere nei fatti la "determinazione di un gerarca di regime", magari abbassando i toni. È forse chiedere troppo? E' veramente così difficile?