Orazio Vasta Il 16 agosto scorso abbiamo pubblicato l'articolo "Aci Castello, auto in panne, ma il vigilie urbano “gerarca” le intima di spostare il mezzo”, un pezzo che dava voce ad una madre che esponeva quello che era accaduto ad una delle sue figlie sul lungomare di Aci Castello. In sintesi, la signora ha raccontato che la ragazza La pubblicazione dell'articolo in questione ha suscitato l'interesse di tantissime lettrici e di tantissimi lettori. Ma ha pure suscitato l'interesse del comandante del Comando della Polizia Locale; la "municipale", che ha chiesto agli agenti del suo comando in servizio quel giorno nel luogo del racconto della signora, una dettagliata relazione. Relazione, che è stata inviata anche al sindaco Carmelo Scandurra e di cui noi abbiamo la copia.Nella relazione quando detto dalla madre della giovane è in gran parte modificato, tranne il fatto che l'auto era ferma perché guasta : "...transitando - si legge testualmente nella relazione - per il controllo della sosta sul lungomare dei Ciclopi/Scardamiano, nei pressi del lido denominato "Medusa", avvistavamo un automobile Fiat 500 di colore bianco parcheggiata con le 4 ruote sul marciapiede con direzione Aci Trezza. Accanto alla stessa autovettura la conducente, che parlava al cellulare, al nostro invito di rimuoverla dal marciapiedi, ci comunicava che il veicolo era in panne sicuramente per un problema elettrico e che un suo amico sarebbe arrivato a momenti per prestale soccorso. Il sottoscritto invitava gentilmente la donna a rimuovere l'auto nel minor tempo possibile, visto che impediva totalmente il passaggio pedonale".La relazione in questione dei vigili urbani ha ricevuto il totale sostegno del sindaco Scandurra il quale, senza mezzi termini, afferma che " l'articolo del 16 agosto che porta le dichiarazioni della signora e la firma di Orazio Vasta è diffamatorio nei confronti di tutto il Corpo della Polizia Municipale di Acicastello, a cui bignorebbe chiedere scusa".Noi, giornalisti di strada, come abbiamo scritto nell'articolo considerato dal sindaco "diffamatorio", non criminalizziamo nessuno, e quindi neanche le vigilesse e i vigili del comune castellese che lavorano con grande impegno per far fronte anche alle carenze d'organico e mezzi con turni di lavoro assai dispendiosi. Ecco, al di là dell'episodio, forse bisognerebbe puntare l'attenzione e spendere tutte le energie possibili (politico/amministrative) per risolvere il problema della carenza dell'organico dei vigili. Senza parlare poi della pulizia del Lungomare (Scogliera, Aci Castello e Aci Trezza...), della difficoltà di parcheggio, dei lavori stradali che penalizzano il territorio e dunque il turismo e i commercianti, per non parlare poi della salubrità delle acque della costa, degli infiniti lavori per l'allacciamento alla rete fognaria e della mancanza di un ambizioso piano turistico che possa rilanciare tutto il comprensorio castellese, delle palesi difficoltà dei diversamente abili impossibilitati ad accedere al mare castellese...Dimenticavamo, non accettiamo alcun tipo di censura, siamo e staremo sempre dalla parte della gente...
"mentre si dirigeva verso uno stabilimento balneare, avvertiva qualche problema con la sua Fiat 500 ed era costretta ad accostare alla meno peggio nelle vicinanze del lido in questione. Dopo qualche istante, la macchina si è proprio fermata, ovviamente per un guasto. Subito dopo entrava in scena un impiegato della Polizia municipale, che in modo autoritario invitava mia figlia a rimuovere immediatamente l’auto perché in divieto di sosta. La ragazza – già in difficoltà per il problema meccanico e in cerca di qualcuno che la potesse aiutare – provava a spiegare allo zelante agente che l'autovettura aveva un guasto e purtroppo non poteva spostarla. Il vigilie non solo non si è prodigato minimamente di prestarle aiuto o quantomeno di provare a chiamare qualcuno, ma rincarava la dose intimando con la spietata determinazione di un “gerarca” di regime che se entro trenta minuti il veicolo non fosse stato rimosso da lì, sarebbe stato costretto a farle il verbale”.