Tanto rumore per nulla? Beh, sembrerebbe di sì. È di questi giorni la notizia della possibile deportazione di 1.200 cani dalla provincia di Catania in Germania: tuttavia si tratta di menzogna o verità, l'allarme è rientrato? Nel fine settimana appena trascorso, infatti, diversi volontari di canili catanesi hanno ricevuto delle visite “sospette” da parte di alcune persone che, dopo aver fatto un vero e proprio censimento dei cani, con tanto di foto, scheda e numero di microchip, avevano manifestato l’intenzione di prelevarli con destinazione finale Germania, a detta loro autorizzati direttamente dall’Assessore alla Tutela e Benessere degli Animali del Comune di Catania, Michele Cristaldi. Come spiegato e confermato durante una "diretta" dal responsabile dell’Associazione locale coinvolta in questo “esodo”: i cani sarebbero stati intestati e portati in un primo momento presso la loro struttura per poi essere preparati al trasferimento definitivo in Germania. Una tecnica già utilizzata in Italia che, purtroppo, ha portato migliaia di esemplari a essere presi in carico, intestati in Italia e successivamente trasferiti in Germania dove la legge, a differenza dell’Italia, non dà le stesse garanzie in tema di tutela animale. In Germania, infatti, la soppressione dopo un certo periodo di tempo in canile è legale, così come è permesso alle industrie farmaceutiche, di ricerca alimentare e cosmetiche di prelevare tutti gli esemplari che servono per destinarli alla vivisezione. Sono possibili, comunque, anche le adozioni, tuttavia queste avvengono dietro pagamento di una somma di denaro, normalmente €300 per ciascun cane. In Italia, invece, la legge è diversa: In quest’ottica, anche se il Meridione è ancora molto distante dalle altre Regioni (dove la microchippatura e il controllo delle nascite hanno dato grandi risultati), vive di medesime Leggi e tutele. “Oggi noi di Enpa, insieme ad altre Associazioni presenti sul territorio, abbiamo avuto un incontro chiarificatore con l’Assessore dell’amministrazione catanese Cristaldi” dichiara il Commissario Straordinario di Enpa Catania, Meir Levy. “Enpa ha chiesto all’Assessore di prendere le distanze dalle dichiarazioni rese dal responsabile dell’Associazione in questione: lo stesso ha rassicurato tutti, garantendo che, pur essendo avvenuto l’incontro con questi rappresentanti di Catania, Roma e Germania, nulla è stato deciso e nessun accordo sarà fatto in futuro. Ringraziamo l’Assessore per le sue rassicurazioni, ad ogni modo continueremo a vigilare costantemente, mantenendo invariate le nostre attività di cura, difesa, sterilizzazione e adozione di centinaia di cani nel territorio nazionale ogni anno".