La situazione al Polivalente di San Giovanni la Punta è ormai insostenibile. Da anni continuano le proteste a causa delle disastrose condizioni in cui versa la struttura che, ad oggi, hanno raggiunto un punto di non ritorno. Questa mattina i rappresentanti dei tre Istituti (De Nicola, Emilio Greco e Majorana) hanno organizzato uno sciopero con un sit-in autorizzato dalla questura nella zona antistante la scuola per far smuovere le acque e ottenere una volta per tutte delle risposte. Cedimenti del soffitto e delle pareti, classi e bagni chiusi, palestra inagibile da anni a causa di lavori che l’hanno trasformata in cantiere, infiltrazioni di acqua, allagamenti all’interno dei corridoi, mancata pulizia, riscaldamenti inesistenti, sono solo alcuni dei problemi in cui gravano gli istituti e i rappresentanti, insieme a tanti studenti presenti al sit-in, hanno detto basta. “C’è muffa ovunque. Non è ammissibile che noi studenti rischiamo che venga giù il soffitto delle aule. È da anni che i termosifoni non sono funzionanti e in inverno veniamo invitati dagli stessi dirigenti scolastici a portare coperte” ha dichiarato Aurora Garozzo, rappresentante della consulta provinciale del De Nicola. “Per non parlare della palestra - dice Asia Anastasi, rappresentante d’istituto del De Nicola - che ci costringe a dover fare educazione fisica nel campo esterno che però attualmente è pieno di cenere vulcanica e c’è il rischio che qualcuno si faccia male. Molte aule sono chiuse a causa di cedimenti del tetto e delle pareti, l’alluvione che ha colpito Catania qualche settimana fa ha aumentato le infiltrazioni di acqua con parti allagate nei corridoi e parecchie classi sono costrette a fare turni o a fare lezione nei laboratori.” Eppure, in base a quanto dichiarato dal sindaco di Catania Salvo Pogliese, erano stati annunciati 4 milioni di euro di finanziamento ministeriale dedicato alla manutenzione del Polivalente. Finanziamenti però mai utilizzati: “La struttura attualmente non si trova nelle condizioni opportune per garantire la sicurezza di tutti gli studenti - afferma Gabriele Papale, rappresentate del De Nicola - Vogliamo sapere che fine hanno fatto i finanziamenti e perché non sono stati utilizzati. Neppure i vari sopralluoghi degli ultimi anni hanno portato a qualcosa di concreto e vorremmo capire com’è possibile che la struttura sia risultata in buone condizioni. Siamo stanchi di questa situazione.” Una situazione che riguarda non solo il De Nicola ma anche gli altri due istituti tra cui l’Emilio Greco, costretto, come ha dichiarato la rappresentante d’istituto Silvia Biondi, a dover svolgere le lezioni sulle scale antincendio o in orari pomeridiani per mancanza di aule, chiuse a causa di danni strutturali. Presente al sit - in anche l’assessore alle Infrastrutture del comune di San Giovanni la Punta Laura Iraci, intervenuta a sostegno degli studenti: “Oggi insieme ai rappresentanti ci siederemo per capire come risolvere la situazione e intervenire insieme alla Città Metropolitana e alla Regione perché i fondi sembrano essere già stati stanziati. Noi siamo aperti a tutto e siamo a disposizione. Gli studenti non sono soli.” Tutti gli studenti e i professori chiedono aiuto e interventi immediati alla Provincia. Ma la protesta continuerà come afferma Marco Mannino: “Se non avremo ascolto neanche questa volta e se le parole non si tramuteranno in fatti come già accaduto in passato, noi siamo pronti a spostare la protesta davanti alla ex Provincia, oggi Città Metropolitana, finché qualcosa si muoverà.”