Continua la battaglia del Sifus Confali a fianco dei lavoratori del territorio: si è svolta nella giornata di ieri al villaggio Mosè di Agrigento l'assemblea dei lavoratori a tempo determinato dell’Esa, Ente Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana. Al centro del dibattito ci sono state le lamentele dei lavoratori riguardanti 35 anni di lavoro a tempo determinato e la necessità di riscattarsi dall'eterno precariato, che impedisce la programmazione delle attività per il bene della collettività e la serenità dei lavoratori stessi e delle loro famiglie. «È chiaro che l'agricoltura in Sicilia significhi più di quanto possa rappresentare nell'immaginario collettivo e di questo il Sifus ne è sempre più convinto ogni qual volta si confronta con il territorio e con i lavoratori - è quanto sostiene Ernesto Abate, segretario regionale generale aggiunto Sifus Confali - Ecco perché proprio dal villaggio Mosè abbiamo lanciato un presidio del gruppo dirigente, che riguarda insieme i lavoratori dell'Esa e i lavoratori a tempo determinato dei consorzi di bonifica e forestali. Istituiremo un presidio con i dirigenti in occasione dei lavori di Commissione di merito all’Ars il 26, 27 e 28 aprile, continuando con una manifestazione in cui saranno presenti i lavoratori in piazza dei Normanni giorno 29 aprile, allo scopo di seguire i lavori d’Aula». «Saremo presenti fino all'approvazione della legge di stabilità finanziaria 2022 - continua Abate - allo scopo di perorare le richiesta già depositate nel corso della manifestazione avvenuta lo scorso 30 marzo, vigilando sul ripristino dell'agibilità democratica sul posto di lavoro per tutti i lavoratori delle diverse categorie. In questi giorni il Sifus sensibilizzerà tutti i lavoratori non soltanto iscritti ma anche coloro i quali ritengono di essere utili ad un progetto comune, invitandoli a partecipare senza preclusioni». «La lotta sindacale porterà in piazza l'importanza delle attività di vettoriamento, invaso e distribuzione delle acque, nonché della mitigazione del dissesto idrogeologico e della tenuta dei boschi, che si possono ottimizzare attraverso una seria e responsabile programmazione ottenibile attraverso l'avvio del turnover per i lavoratori dei consorzi di bonifica, l’ottenimento del criterio di turnover per i lavoratori a tempo determinato dell’Esa e l'aumento delle competenze e delle risorse economiche da esse derivanti, per mettere al sicuro le attività dei forestali».